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Torna “IN VIAGGIO VERSO IL TEATRO”

Nata grazie alla volontà dell’Assessorato alla Cultura e alla collaborazione con l’Assessorato al Decentramento del Comune di Ravenna, sta per partire per il terzo anno l’iniziativa di Ravenna Teatro In viaggio verso il teatro, un’opportunità di raggiungere il teatro Alighieri usufruendo di un servizio di navetta (senza sovraprezzo) che ha avuto sempre un ottimo apprezzamento da parte degli spettatori residenti nel forese.

Dal risvolto sia pratico che sociale, il servizio vuole coinvolgere una fascia di età eterogenea, con un particolare pensiero agli studenti. Ogni viaggio sarà occasione di incontro tra cittadini che condividono la passione per il teatro, accompagnati da Ravenna Teatro fino al Teatro Alighieri, presentando durante il tragitto in pullman lo spettacoloe illustrandone i temi e gli autori.

Sono coinvolti i cittadini delle Circoscrizioni Nord e Sud del Comune di Ravenna e del Comune di Alfonsine che hanno l’opportunità di assistere agli spettacoli de La Stagione dei Teatri 2021/2022 usufruendo di un servizio di gratuito di navetta (l’autobus non ha costi supplementari oltre al prezzo dell’abbonamento).

«Con la ripartenza della Stagione ripartono anche le due navette che possono accompagnare a teatro gli appassionati delle nostre Circoscrizioni Nord e Suddice Alessandro Argnani, condirettore di Ravenna Teatro insieme a Marcella Nonni –. È un’esperienza a cui teniamo tantissimo, perché dà la possibilità a chi non può o non ama spostarsi in automobile di raggiungere il centro storico di Ravenna. In un comune grande come il nostro, riteniamo che sia importante facilitare le opportunità di movimento, dando anche attenzione a giovani e giovanissimi, che con questo servizio possono crearsi un percorso autonomo di fruizione del teatro».

«Ringraziamo Ravenna Teatro – dichiara l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia – per questa bellissima iniziativa. Insieme, anche come Amministrazione Comunale, sentiamo cruciale il tema dell’accessibilità dei luoghi di cultura a tutti i cittadini e le cittadine, per questo crediamo che un servizio come questo, che non solo avvicina, ma letteralmente accompagna, i territori del nostro forese a teatro rappresenti un’esperienza preziosa. La possibilità, inoltre, che lo stesso viaggio a teatro possa trasformarsi per gli spettatori in momento di approfondimento e confronto con gli stessi organizzatori della stagione è un ulteriore elemento qualificante nel segno di un coinvolgimento sempre più profondo di pubblici, potenzialmente anche nuovi, nella comunità del teatro.»

«Ci fa molto piacere – aggiunge l’assessora al Decentramento Federica Moschini – che con la ripresa della Stagione dei Teatri riparta il servizio della navetta gratuita per raggiungere il teatro dal forese, un’idea solo apparentemente semplice, perché in realtà permette di raggiungere molti scopi. Non solo quello di consentire a spettatori impossibilitati a muoversi o che preferiscono non spostarsi in auto di raggiungere il teatro, estendendo, quindi, il servizio anche alle fasce di età più giovani, ma anche la possibilità di condividere in maniera ancora più diretta la stessa esperienza culturale, scambiando opinioni e punti di vista sullo spettacolo a cui si assisterà e poi si è assistito. In altre parole si tratta di un viaggio che diventa valore aggiunto perchè in grado di rafforzare la nostra idea di comunità coesa, inclusiva, culturalmente vivace e partecipe.»

Questi i titoli in programma: Madre, Cabaret Yiddish, Dolore sotto chiave/Sik Sik l’artefice magico, Se questo è un uomo, Pianura, Ottocento, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Le sedie, e due sono i percorsi:

  • agli abitanti della zona Nord è riservato il turno A (il giovedì sera). Partenza da Casal Borsetti al ristorante Antica Romea/Mandriole alle ore 19.30, Sant’Alberto piazza Garibaldi ore 19.40,
Savarna centro la Pioppa ore 19.45,
Alfonsine fermata autobus viale stazione ore 19.55,
Mezzano fermata autobus via Reale/piazza Repubblica ore 20.05,Piangipane sede Circoscrizione ore 20.15).
  • Dalla Zona sud si partirà il venerdì, per il turno B. Partenza da Savio di Ravenna (farmacia) alle ore 19,10,
Castiglione di Ravenna sede Circoscrizione ore 19.20, San Zaccaria circolo PRI ore 19.35,
San Pietro in Vincoli piazza Foro Boario ore 19.50, Ghibullo parcheggio via Ravegnana, ore 20.00 Roncalceci palestra scuole elementari ore 20.05.

 

Informazioni e prezzi

Ravenna Teatro dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 tel. 0544 36239, info@ravennateatro.com
abbonamento + navetta 146 € / under30 93 € / under20 54 €

È possibile utilizzare il voucher di rimborso richiesto per la Stagione 2019/2020 e partecipare anche ai singoli spettacoli Tutte le info sulla Stagione su ravennateatro.com. Ogni attività sarà svolta nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di prevenzione e contenimento del Covid-19. Dal 6 agosto, in base all’art. 3 DL n.105 23/07/2021, per accedere ai luoghi di spettacolo è necessario, oltre all’obbligo di indossare la mascherina, avere il Green Pass.

La Divina Commedia a Pikine

A seguito della traduzione in lingua wolof del Canto I della Divina Commedia, realizzata dal poeta Pap Khouma (e contenuta nel libro Di soglia in soglia, curato da Tahar Lamri, Kanaga Edizioni), il Teatro delle Albe, in occasione della 21ª “Settimana della lingua italiana nel mondo”, ha lavorato con un gruppo di attori di Pikine – un quartiere nelle banlieue di Dakar –, grazie alla collaborazione con l’attore senegalese Laity Fall e allo spazio da lui diretto. Il percorso con trenta giovani attrici e attori ha portato, il 23 ottobre, a un esito finale attraverso le cantiche della Commedia, un interrogarsi e una messa in vita del poema di Dante nella periferia di Dakar.

Dopo che Pap Khouma – scrittore senegalese residente in Italia da oltre 30 anni – ha tradotto il Canto I della Divina Commedia in wolof, la lingua più diffusa in Senegal, è stato un passaggio naturale per il Teatro delle Albe, da oltre trent’anni impegnato in Senegal (terra del compianto attore e regista Mandiaye N’Diaye), tornare a Dakar per lavorare su Dante. E dunque, in occasione della 21ª “Settimana della lingua italiana nel mondo”, l’attore delle Albe e condirettore di Ravenna Teatro Alessandro Argnani è andato nel paese africano per un laboratorio con trenta giovani attrici e attori di Pikine – quartiere nella banlieue di Dakar –, grazie alla collaborazione con l’attore senegalese Laity Fall, al Complexe Culturel Léopold Sédar Senghor di Pikine da lui diretto e a KËR Théâtre Mandiaye N’diaye, partner ormai imprescindibile nei progetti del Teatro delle Albe in Senegal.

Sabato 23 ottobre al Complexe Culturel L.S.S. di Pikine si è tenuto l’esito finale di questo breve ma intenso percorso artistico, seguito anche da Graziano Graziani, documentarista e giornalista di Rai Radio 3, che durante tutta la fase di creazione ha realizzato un podcast radiofonico.

Venerdì 22 ottobre, invece, il Canto I in wolof è stato letto all’Istituto Italiano di Cultura di Dakar di fronte all’ambasciatore italiano in Senegal, Giovanni Umberto De Vito, alle istituzioni dakariote e a un pubblico da tutto esaurito, in una serata di enorme valenza simbolica.

«Un progetto come questo ci permette di raccontare in maniera innovativa la forza e la vitalità delle relazioni culturali fra l’Italia e il Senegal – spiega Serena Cinquegrana (neo-direttrice IIC Dakar) –. Partendo dalla traduzione in wolof del Canto I della Divina Commedia, è nato un percorso fatto di tante tappe importanti per celebrare l’anno di Dante in Senegal: la presentazione e lettura dal vivo a Ravenna e poi a Dakar, il laboratorio teatrale a Pikine con trenta attori della banlieu e la mostra originale con le opere di sette artisti senegalesi che inaugureremo qui all’Istituto Italiano di Cultura di Dakar a dicembre nell’ambito di Partcours».

https://www.youtube.com/watch?v=lNQ05Id33_U

All’ICC di Dakar è stata poi donata una fotografia della prima lettura del Canto I, avvenuta a Ravenna di fronte alla tomba di Dante il 30 luglio scorso e realizzata da Nias Zavatta. La foto è stata apposta all’ingresso dell’Istituto in segno di gemellaggio con Ravenna e le Albe.

 

Torna La Stagione dei Teatri. Trent’anni di Ravenna Teatro

Tante novità per i trent’anni di Ravenna Teatro: due stagioni parallele grazie alle collaborazioni con E Production (Fèsta) e Teatro Socjale di Piangipane (Al Socjale), la nascita di Malagola-Scuola di vocalità e Centro studi sulla voce, Storie di Ravenna e nuovo sito internet.

Riparte La Stagione dei Teatri con un programma ambizioso ma necessario, che punta sulla qualità delle proposte con uno sguardo sempre più allargato. Non si tratta solo di una ripartenza, bensì di un vero e proprio rilancio, con la necessità di ripensare una direzione, di rimarcare l’importanza di prendersi dei rischi. In questi due anni abbiamo riflettuto profondamente sulla necessità dell’arte teatrale, abbiamo tenuto aperto il teatro agli artisti (non agli spettatori, purtroppo), ospitando la loro ricerca. Da questo periodo di riflessione è scaturita Malagola, l’invenzione della fondatrice del Teatro delle Albe Ermanna Montanari (con il suo sapiente percorso di ricerca vocale e musicale), uno spazio per la ricerca, lo studio e la creazione che rappresenta un nuovo segno indispensabile per il nostro futuro.

È proprio con la nascita di questo Centro studi sulla voce che indichiamo la direzione che il nostro teatro seguirà in questa stagione e in quelle a venire, e su cui abbiamo costruito il programma che andiamo a presentare.

Malagola significa continuare a ospitare a Ravenna artisti/artefici che continuino a fare ricerca, significa un sostare, un essere presenti “qui e ora” che ribadisce l’importanza dell’artista, un investire sulle cose nascoste, sulla profondità, sullo scavo. 

Maestri come Mariangela Gualtieri, Meredith Monk, Moni Ovadia o Roberto Latini, (che vedremo nella Stagione di quest’anno) possono indicarci delle possibili traiettorie. Occorre scavare e arrivare ai nodi cruciali dell’arte teatrale, ed è da questo viaggio necessario – da sempre in dialogo incessante con l’Amministrazione comunale e la comunità degli spettatori – che Ravenna Teatro riapre e riparte. 

Ampio sarà l’excursus dei protagonisti della Stagione tra le drammaturgie, dal confronto di Carlo Cecchi con Eduardo De Filippo alla rilettura di Primo Levi a opera di Valter Malosti, dall’affondo ottocentesco di Elena Bucci e Marco Sgrosso al Teatro dell’Assurdo di Ionesco portato in scena da Valerio Binasco, Federica Fracassi e Michele Di Mauro, fino all’attualità del Teatro dell’Elfo con il romanzo di Mark Haddon.

Riprendendo una modalità a noi cara, saranno le collaborazioni e a dettare il passo delle attività 2021-22 di Ravenna Teatro, come quella con Fèsta, curata insieme a E Production, che ribadisce l’importanza delle Artificerie Almagià quale spazio di arte e cultura. Poi con il Teatro Socjale di Piangipane (luogo ultracentenario legato indissolubilmente al mondo della cooperazione), che ha dato vita alla rassegna Al Socjale. Senza dimenticare il fondamentale rapporto con il fotografo veronese Enrico Fedrigoli, autore delle immagini che connotano quest’anno la comunicazione visiva della Stagione dei Teatri. Immagini potenti, di occhi osservatori, che ci inducono a guardarci, anzi a ri-guardarci, sempre alla ricerca di bellezza.

Quest’anno così particolare per tutti, è per noi ancora più simbolico: 1991-2021. Sono trent’anni di Ravenna Teatro. Trent’anni di stagioni, collaborazioni, creazioni, pensieri e trent’anni che abitiamo uno spazio fondamentale per la nostra città, il Teatro Rasi. In questo momento di trasformazioni, anche il Rasi sta cambiando il suo aspetto. Sono iniziati i lavori di riqualificazione del Rasi, che lo renderanno ancora più bello e accogliente, uno spazio profondamente trasformato nella fruizione della sala, resa più moderna e pronta alle diverse esigenze artistiche. I lavori saranno ultimati all’inizio del 2022.

Alessandro Argnani e Marcella Nonni
direzione Ravenna Teatro

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