Di locande che si fanno palazzi incantati, di erranti, di maghi spiantati, di fantasmi e archetipi da evocare, di giochi di specchi misteriosi, di cenere e lingue brucianti, di sogni cuciti e della tensione alla perfezione come ferita sempre aperta…
Anche quest’anno la non-scuola, quell’asinina esperienza di laboratorio teatrale che il Teatro delle Albe tiene viva da oltre trent’anni con gli adolescenti, nel segno del cortocircuito tra arte e vita che la compagnia accende ogni giorno, è stata proposta in diversi istituti della provincia di Ravenna coinvolgendo centinaia di ragazzi e ragazze. Un’esperienza, quella della non-scuola, che ha fatto scuola in tutto il mondo e che quest’anno è stata proposta anche a Caldogno (in provincia di Vicenza), Cervia, Lecce, Matera, Milano, Napoli, Piangipane, Pompei, Roma, Santarcangelo di Romagna e Seneghe.
In provincia di Ravenna i laboratori si sono svolti in nove istituti scolastici e nella sede della Circoscrizione di Castiglione di Ravenna. Gli incontri hanno inoltre coinvolto gli studenti e le studentesse dell’Università di Bologna – sede di Ravenna – in collaborazione con Fondazione Flaminia. I debutti sono previsti al Teatro Rasi da martedì 21 marzo a giovedì 30 marzo e lunedì 8 maggio, alle 21:00. A Cervia il debutto dell’istituto alberghiero Tonino Guerra verrà ospitato a fine maggio – data in via di definizione – al teatro comunale Walter Chiari.
Contestualmente, nell’ambito dei debutti, sono stati pensati due momenti di incontro dedicati a due figure che più volte hanno intrecciato il cammino delle Albe: Rachele Furfaro e Valter Malosti. Furfaro, pioniera di un nuovo modello educativo nei Quartieri spagnoli di Napoli, presenterà La buona scuola. Cambiare le regole per costruire l’uguaglianza (Feltrinelli), un testo in cui traccia la possibile idea di una scuola capace di ascolto, di attenzione al singolo e alla comunità, per essere accogliente e inclusiva. Poemetti. Venere e Adone – Lo stupro di Lucrezia di William Shakespeare(Einaudi) è invece il titolo del libro con la traduzione di Valter Malosti: l’autore, fondatore del Teatro di Dioniso e poi Direttore Fondazione TPE – Teatro Piemonte Europa, oggi è direttore di Ert Fondazione. Malosti è attore, autore e regista di numerosi spettacoli ospitati anche nell’ambito de La Stagione dei teatri. Recentemente è stato protagonista delle Celebrazioni dantesche.
L’incontro con Rachele Furfaro sarà alle 18:00 del 24 marzo al Teatro Rasi in sala Mandaye N’Diaye; l’appuntamento con Valter Malosti sarà nello stesso luogo ma alle 18:00 del giorno successivo, sabato 25 marzo, insieme a Mauro Bersani, direttore editoriale Einaudi. Ad entrambi gli incontri sarà presente Marco Martinelli.
“Se Ravenna oggi è riconosciuta, e si riconosce, come città di teatro – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia– lo è sicuramente anche in virtù di un’esperienza come la non-scuola che da oltre trent’anni rinnova la propria energia mettendo in contatto migliaia di giovani con i linguaggi del teatro. La comunità che da qui è cresciuta intorno a questo progetto, e a cui la città è profondamente affezionata, è luogo di continuo rinnovamento di un inestimabile patrimonio di relazioni, pratiche e ricerca”.
“La festa della non-scuola del Teatro delle Albe – sottolinea la coordinatrice Laura Redaelli – è l’attraversamento gioioso dell’essere coro, è il farsi luogo che si manifesta nei volti e nei desideri dei molti che in quei giorni abitano il teatro e che ci restituiscono la possibilità di una comunità che si riconosce nella scelta eretica della bellezza e della felicità”.
Il racconto fotografico della non-scuola di quest’anno è affidato a Nias Zavatta. Durante le serate di apertura alcuni dei suoi scatti saranno esposti al Teatro Rasi. “Da docente e fotografa allo stesso tempo – spiega Zavatta – quando quest’anno mi è stato proposto di fare un foto racconto della non-scuola, ho accettato con grande curiosità e piacere: nello sguardo con cui osservavo i ragazzi e le ragazze durante i laboratori all’interno delle varie scuole, ho voluto infatti far dialogare entrambe le mie parti – di fotografa ma anche di insegnante – ed esprimere con le immagini tutte le diverse sfumature e colori che l’adolescenza racchiude in sé e che la non-scuola sa sprigionare. Proprio per questo motivo, ho scelto di dare ampio spazio ai volti, a quegli sguardi che spesso inconsapevolmente si distaccavano dal coro, e allo stesso tempo anche all’atmosfera di gioco puro, di sperimentazione viva del e nel gruppo”.
La rassegna viene realizzata da Ravenna Teatro / Teatro delle Albe con il contributo del Comune di Ravenna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, Confcooperative Romagna e Fondazione Flaminia.
con Caterina Angeli, Ahmed Belhaj, Gabriele Bignardelli, Lorenzo Cantarelli, Anna Cecchini, Elena Cecchini, Andrea Cortesi, Matteo De Giorgio, Bianca Iulia Filip, Samuele Filippi, Nicola Francesconi, Mattia Frisari, Matteo Giliberti, Manuel Greco, Matteo Guerrini, Samuel Juanto, Mattia Likrama, Gabriele Magli, Benedetta Massi, Elisa Mastrogiacomo, Edoardo Melandri, Morgan Murgia, Tommaso Nalin, Cecilia Russo, Francesca Specolizzi, Nicola Valenti, Samuele Zattoni. guide Carlo Garavini, Roberto Magnani, Marco Saccomandi insegnanti assistenti Elena Pasi, Anna Valentini
Mercoledì 22 marzo
Assessorato al Decentramento del Comune di Ravenna – Castiglione di Ravenna
ispirato a La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Dino Buzzati
con Andrea Abbondanza, Emma Alberani, Lorenzo Babini, Alessandro Bendi, Federico Calzo, Alessandro Cangini, Maia Cardillo, Mariasole Casini, Alberto Ceccarelli, Giulia Ceccarelli, Filippo Cimatti, Anna Colli, Martina Conficconi, Giulia Corradi, Lucia Corsini, Lorenzo Da Re, Anna Diversi, Marta Ferrotti, Lorenzo Gori, Giulia Grotti, Giada Mafrolla, Matteo Marchionno, Martina Maruccia, Giuseppe Mase, Alberto Moia, Anna Montanari, Martina Pizzini, Cristian Randi, Nicolò Randi, Emma Rubino, Elia Stella, Giacomo Tramontani, Stella Ventimiglia, Marco Wozniak, Emma Zecchi. guide Flaminia Pasquini Ferretti, Marco Saccomandi insegnante assistente Andrea Mengozzi
Mercoledì 29 marzo
Fondazione Flaminia per l’Università in Romagna
con Martina Corallini, Sara Cusimano, Sara Giulia El Yamani, Alessia Frattini, Thomas Alexander Casadio Malagola, Maria Paola Molinaro, Anna Moretti, Antonio Peruggio, Erika Santoro, Vanessa Spadavecchia, Gaia Tritto, Marta Minocci, Alice Leahu. guide Roberto Magnani, Antonio Maiani
Giovedì 30 marzo
I.C.S.San Pietro in Vincoli, Scuola secondaria di 1 grado “Romolo Gessi”
con Sofia Aslam, Lorenzo Baldisserra, Sara Barisani, Panuela Bedriu, Mahran Boutartour, Kevin Cascino, Martina Cascino, Asia Cicognani, Chiara D’Andrea, Vanessa Di Stefano Cagnesco, Victoria Fabbrucci, Asia Giuliani, Maida Ibrahimi, Alessia Kashita, Sofia Kaydalova, Aicha Khelifa, Claudio Lupi, Abdou Khadre Mbow, Martina Mercurio guide Ermelinda Nasuto, Alessandro Renda insegnante assistente Manuela Chiarucci
Maggio – data da definire – teatro comunale Walter Chiari di via XX Settembre, Cervia
Istituto Alberghiero Tonino Guerra
con Tatjana Ballardini, Giulia Boschetti, Alice Foschi, Mihai Maximilian Gabor, Aurora Gatta, Ylenia Giovine, Maura Iaccarino, Pietro Lemma, Gabriela Lupasco, Giorgia Martini, Roberto Minervino, Alessio Musso, Enrique Victorio Olivares, Alessandro Pastorelli, Samuele Scatozza, Simone Soriani guida Alessandro Argnani insegnante assistente Valeria Arfelli
BIGLIETTI
Intero 5 €
under 20, studenti universitari e docenti degli istituti coinvolti 3 €
E’ consigliato l’acquisto in prevendita.
I biglietti sono in vendita su questo sito CLICCA QUI
La biglietteria del Teatro Rasi sarà aperta da martedì 21 a giovedì 30 marzo dalle 16 alle 18 (dal lunedì al venerdì) e da un’ora prima degli spettacoli. Dal 30 marzo sarà aperta il giovedì dalle 16.00 alle 18.00 .
INFORMAZIONI Ravenna Teatro tel. 0544 36239 BIGLIETTERIA tel. 0544 30227 TEATRO RASI via di Roma 39 Ravenna
“In tutti questi anni – spiegano le due compagnie – abbiamo interrogato un’identità comune per trovare risposte alle nostre inquietudini. Abbiamo abbandonato le strade maestre del teatro per inoltrarci in sentieri lontani dai sipari e dai velluti. Grazie a questi sentieri abbiamo ritrovato le nostre radici, le umili origini di figli di quel mondo contadino e operaio, incarnato nei simboli della falce e del martello. Un mondo oggi apparentemente scomparso. La società contemporanea, che viaggia a velocità supersonica, ne conserva incrostate le tracce nelle periferie e nelle province. Lì abita il nostro popolo e stanno i nostri spettatori ideali, lì vivono i ragazzi e i cittadini che frequentano i nostri laboratori, che fanno teatro con noi, da Lido Adriano a Valsamoggia, da Diol Kadd a Calais. Siamo cresciuti mentre si sbriciolava tutto. Pasolini lo racconta con dolore e lucidità. Siamo venuti al mondo generati dalle viscere di una civiltà morta (o morente). Di quella civiltà continuiamo a portare i segni, negli occhi, nella voce, nel corpo, nelle mani e soprattutto nella testa, dentro. Quando facciamo teatro siamo artigiani, contadini, operai. Portiamo in scena noi stessi, con le nostre storie, le nostre esperienze di vita e con noi portiamo anche la voce di artisti che amiamo”.
Lo spettacolo, a cui ha collaborato Laura Gambi, è stato pensato da Paola Berselli, Luigi Dadina e Stefano Pasquini, in scena insieme a Maurizio Ferraresi.
“La scena è uno spazio intimo e condiviso con gli spettatori. È un grande tavolo attorno al quale ci muoviamo per preparare il cibo che poi mangeremo insieme, i tortelli, il pane, un po’ di verdura. Attorno a quel tavolo si compie il rito laico e quotidiano del nutrimento.
E i gesti, gli sguardi, i suoni e i silenzi si intrecciano alle parole, le nostre parole di vita, quelle che raccontano i fatti esclusi dai libri di storia”.
Per la prima volta lo spettacolo si svolge in collaborazione conColdiretti Ravennae con gli agricoltori aderenti a Campagna Amica, la più grande rete di vendita diretta del mondo, attiva da oltre 20 anni con l’obiettivo di difendere la biodiversità e promuovere la spesa etica: buona, sana, locale. Il cibo fornito dagli agricoltori, protagonista in scena insieme agli attori, sarà poi servito in sala.
“Il cibo è identità, è cultura e gli agricoltori sono i primi custodi dei valori che il cibo stesso incarna – spiega Nicola Dalmonte, presidente di Coldiretti Ravenna –: quei valori, dalla sostenibilità alla creatività, dalla socialità alla cura del territorio e dell’ambiente, sui quali si reggono le nostre comunità e che oggi sono minacciati da chi vuole introdurre il cibo fatto in provetta e cancellare per meri interessi economici l’identità di un’intera nazione e del nostro territorio. Per combattere la pericolosa deriva del cibo sintetico, che mira a modificare stili alimentari naturali millenari fondati su qualità e tradizione, annientando di fatto la vera agricoltura – aggiunge Dalmonte – insieme a Fondazione Campagna Amica e Filiera Italia abbiamo avviato una petizione già firmata da più di un milione di cittadini e consumatori italiani per promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico, dalla carne prodotta in laboratorio al latte ‘senza mucche’, fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. Attraverso questo nuova collaborazione con Ravenna Teatro vogliamo contribuire a diffondere l’arte e la cultura del cibo vero, agricolo, artigiano, fatto a mano e con le mani, la fatica e la passione dei nostri agricoltori“.
La nuova collaborazione tra Coldiretti e Ravenna Teatro non si esaurisce, infatti, nella promozione e messa in scena dello spettacolo Pane e Petrolio al Socjale. Gli abbonati a La Stagione dei Teatri(presentando l’abbonamento presso i banchi degli agricoltori), avranno diritto ad uno sconto sulla spesa al Mercato contadino coperto di Campagna Amica, in via Canalazzo 59 a Ravenna. Contestualmente, gli associati Coldiretti potranno acquistare a prezzi speciali i biglietti de La Stagione dei Teatri.
INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Durante lo spettacolo si preparerà il cibo per il pubblico.
I posti limitati, prenotazione obbligatoria.
Si segnala che la replica del 16 marzo è già esaurita.
Biglietti intero 18 euro, ridotto 15.
Per informazioni e prenotazioni: 0544 36239 / 3337605760.
I biglietti sono in vendita nella pagina di spettacolo e presso la biglietteria del teatro Rasi il giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e al Teatro Socjale da un’ora prima dello spettacolo.
Il Teatro Socjale si trova in via Piangipane 153 a Piangipane (Ravenna).
La rassegna è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Ottima, Assicoop Unipol Sai, Reclam, Apt Emilia-Romagna, Bcc ravennate, forlivese e imolese e in collaborazione con Sciroppo di Teatro – Ater Fondazione, Assitej Italia, Small Size Network, Coldiretti e Campagna Amica.
Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Setteserequi, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna24ore, Ravenna e Dintorni.
Si intitola “Io non sono un attore. Una serata per Gianni Plazzi” l’appuntamento fissato per venerdì 17 febbraio alle 21.00 al Teatro Rasi che si propone di rendere omaggio alla figura dello scomparso artista ravennate capace di dialogare con le tante anime del teatro cittadino, ma non solo. Alla serata interverranno Alessandro Argnani, Mario Battaglia, Romeo Castellucci, Lorenzo Donati, Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Andrea Monticelli, Mauro Monticelli, Sara Plazzi, Sergio Scarlatella, Eugenio Sideri, Silvano Voltolina. Testimonianze diverse di una passione che ha portato Plazzi a collaborare con Teatro del Drago, Sognattori, Lady Godiva Teatro, Teatro delle Albe e Socìetas Raffaello Sanzio.
Gianni Plazzi@Sara Colciago
INFORMAZIONI
L’appuntamento è per le 21.00 di venerdì 17 febbraio al Teatro Rasi, ingresso a offerta libera.
L’incasso dell’evento verrà devoluto a Fondazione AVSI per lo Slum di Kibera.
Philadelphia e New York hanno “abbracciato” il lavoro del Teatro delle Albe ospitando il progetto che porta l’opera di Dante Alighieri nel mondo.
Ermanna Montanari e Simone Marzocchi @Steven Pisano
Ermanna Montanari @Steven Pisano
Sono state Philadelphia e New York le due città americane toccate in gennaio dal progetto Dante nei cinque continenti, iniziativa con cui Marco Martinelli e Ermanna Montanari si prefiggono di portare il Poeta e la sua opera nel mondo con l’intento di “formare una polis che, forse, proprio nel teatro può ritrovare, oggi, una vocazione pubblica”.
A Philadelphia Martinelli e Montanari sono stati ospiti dell’Università della Pennsylvania/dipartimento di Italianistica e dell’Anneberg Center con una serie di lezioni e seminari su Dante e la poetica della compagnia. Il loro fedeli d’amore, polittico in sette quadri per Dante Alighieri– musica di Luigi Ceccarelli con Montanari (voce) per la quarta volta premio Ubu miglior attrice proprio per questo lavoro, Simone Marzocchi (tromba), testo di Martinelli – è stato proposto nell’ambio del programma dell’Annenberg “Penn live arts”.
“La prima settimana passata a Philadelphia è stata ricchissima ed emozionante – raccontano i due direttori artistici – ed è trascorsa tra workshop, incontri e un’unione profonda con il pubblico attraverso le due serate di fedeli d’amore“. Un’esperienza raccontata anche da Mauro Calcagno in un’intervista su Penn Today, in cui il professore ha affermato: “È stata una pratica immersiva. Quando sei in uno degli spettacoli delle Albe ti ritrovi in un altro mondo: loro non si limitano a mettere in scena un’opera o a leggere a voce alta un testo che conosci, ma fanno davvero qualcosa di speciale”.
A New York Martinelli e Montanari, oltre allo spettacolo fedeli d’amore e a un laboratorio a tema dantesco a La MaMa Theatre, uno dei palchi più importanti per la sperimentazione e l’avanguardia nel teatro contemporaneo internazionale, hanno portato incontri e proiezioni all’Istituto italiano di Cultura e a Casa Italiana Zerilli Marimò/NYU.
Il laboratorio di Marco Martinelli
Scrivendo di loro su lavocedinewyork.com, Alessandro Cassin ha osservato che: “Il Teatro Delle Albe è una delle più influenti compagnie di teatro contemporaneo. Sono stati acclamati in tutto il mondo per la loro modalità di approccio alla letteratura, al teatro e alla tecnica vocale”.
Rispetto all’esibizione di Ermanna Montanari, Carmen Burbridge, sulla testata on-line www.allaboutsolo.com ha scritto: “Ha un talento eccezionale poiché è riuscita a doppiare tanti personaggi distinti. La sua gamma di espressioni vocali è impressionante. Riesce a dare voce in modo convincente a tutte queste entità disumane (…) ad esempio, la sua voce roca e tintinnante per la nebbia cattura la visione immaginata di una voce di nebbia. E questa voce è del tutto diversa da quella dell’asino che Montanari suona nel terzo pannello, mentre raglia e calpesta il palco. Oltre alla sua imponente presenza vocale, fa un ottimo lavoro nell’incarnare fisicamente i personaggi. È in grado di trasformarsi con successo, anche stando dietro un leggìo per la maggior parte del pezzo. Quando si sposta, la sua fisicità è ancora più avvincente. Mi ha fatto desiderare che potesse essere libera di prendere il controllo del palco per l’intero spettacolo, invece di stare dietro il leggìo”.
Il progetto è stato presentato negli Stati Uniti con il supporto del Ministero della Cultura e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, ATER Fondazione, Regione Emilia-Romagna, University of Pennsylvania, Teatro delle Albe/Ravenna Teatro; in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Philadelphia e a New York, Com.It.Es, Italian and American Playwrights Project e Casa Italiana Zerilli Marimò NYU.
Philadelphia e New York sono le due città che il Teatro delle Albe toccherà in gennaio nell’ambito dell’iniziativa che si prefigge di portare l’opera di Dante Alighieri nel mondo
Prosegue il progetto Dante nei cinque continenti con cui Martinelli e Montanari si prefiggono di portare il Poeta e la sua opera nel mondo “creando una comunità temporanea che possa condividere un’esperienza precisa, compiere un viaggio insieme, formando una polis che forse proprio nel teatro può ritrovare, oggi, una vocazione pubblica”.
Dopo Buenos Aires, meta che ha inaugurato il progetto nell’autunno del ’22 – lunedì 16 gennaio i due direttori artistici del Teatro delle Albe, Marco Martinelli e Ermanna Montanari, sono partiti per la tappa americana che prevede due appuntamenti: Philadelphia e New York.
A Philadelphia Martinelli e Montanari saranno ospiti dell’Università della Pennsylvania/dipartimento di Italianistica per una serie di lezioni e seminari su Dante e la poetica della compagnia, oltre che per un incontro pubblico presso Annenberg center. A Philadelphia verrà inoltre portato, sempre nel programma dell’Annenberg “Penn live arts”, il loro fedeli d’amore, polittico in sette quadri per Dante Alighieri, musica di Luigi Ceccarelli con Montanari (voce) per la quarta volta premio Ubu miglior attrice proprio per questo lavoro, Simone Marzocchi (tromba), testo di Martinelli.
Successivamente si sposteranno a New York dove, oltre allo spettacolo fedeli d’Amore, porteranno incontri, proiezioni e un laboratorio a tema dantesco a La Mama Theatre, uno dei palchi più importanti per la sperimentazione e l’avanguardia nel teatro contemporaneo internazionale.
Il progetto fedeli d’amore, polittico in sette quadri per Dante Alighieri, verrà presentato negli Stati Uniti con il supporto del Ministero della Cultura e Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, ATER Fondazione, Regione Emilia – Romagna/Cultura d’Europa, University of Pennsylvania,Teatro delle Albe/Ravenna Teatro; in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Philadelphia e a New York, Com.It.Es, Italian and American Playwrights Project e Casa Italiana Zerilli Marimò NYU.
Queste le motivazioni alla base del riconoscimento consegnato nell’ambito della 44esima edizione dei Premi Ubu.
“Malagola, diretta e fondata da Ermanna Montanari ed Enrico Pitozzi, è una scuola di vocalità dall’anima artistica e scientifica. Nata da poco più di un anno, a Ravenna, è una bottega d’arte riconosciuta come corso di alta formazione, aperta alla cittadinanza in diverse articolazioni pubbliche. Molteplici esperienze artistiche sono confluite così in luogo fisico, un palazzo storico di pregio, restituito alla città in sinergia con le istituzioni locali: il manifestarsi ‘politico’ del procedere congiunto di trasmissione e ricerca”.
Per la serata di premiazione è stato chiesto ai partecipanti di indicare una parola sul teatro del futuro e quella scelta da Montanari e Pitozzi è stata ascolto.
“La nostra – hanno spiegato i due direttori – è una parola iniziale, delle origini, condivisa fin da subito con il Teatro delle Albe, Ravenna Teatro e con Mirella Mastronardi perchè è profondamente connessa alla questione del futuro, inteso come origine, con l’augurio che Malagola possa essere un luogo in cui le voci del teatro possano essere custodite, ascoltate e riascoltate per poter emergere”.
Enrico Pitozzi ed Ermanna Montanari durante il conferimento del Premio foto di Malì Erotico
Enrico Pitozzi ed Ermanna Montanari premiati agli Ubu 2022 foto di Malì Erotico
Alla serata ha inoltre preso parte il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale, “con cui – ha sottolineato Ermanna Montanari – abbiamo fatto, per mesi, un lavoro spericolato per mettere in uso un palazzo del Settecento abbandonato da vari anni dal nome, appunto, di Malagola, che abbiamo inteso come destino”.
Oltre che dal pubblico dell’Arena del Sole, la serata è stata seguita in diretta radiofonica su Rai Radio3-Radio3Suite, anche quest’anno principale media-partner, e da diversi gruppi d’ascolto, collegati da abitazioni, associazioni o teatri in diverse parti d’Italia, tra cui lo stesso Palazzo Malagola di via di Roma 118 a Ravenna.
Tra i partner di Malagola, insieme a Comune di Ravenna e Regione Emilia-Romagna, si ricordano Fondazione Ravenna Manifestazioni-Ravenna Festival, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione I Teatri, Ater Fondazione, Fondazione Nazionale Aterballetto, Fondazione Flaminia, Mar – Museo d’Arte della Città, Istituto Superiore di Studi Musicali Giuseppe Verdi, Santarcangelo dei Teatri – Santarcangelo Festival, L’arboreto – Teatro Dimora Mondaino, Cantieri Danza APS, Centro di Ricerca Produzione e Didattica musicale Tempo Reale, Edison Studio Associazione Culturale, Associazione Culturale Masque Teatro, Associazione Culturale Masque Teatro, Start Cinema, La Voce Artistica, BH Audio, Institut Français d’Italie, Italian and American Playwrights project-Umanism LLC- Martin E. Segal Theatre Center.
In occasione della cerimonia di consegna dei Premi Ubu 2022 – che avverrà al Teatro Arena del Sole di Bologna il 12 dicembre, a partire dalle 20 – il Teatro delle Albe e Ravenna Teatro organizzano un gruppo di ascolto radiofonico per seguire la diretta su Rai Radio3. L’appuntamento è dalle ore 20:30 a Palazzo Malagola di via di Roma 118 a Ravenna, sede del centro di ricerca vocale e sonora MALAGOLA diretto da Ermanna Montanari, co-fondatrice e direttrice artistica del Teatro delle Albe, e da Enrico Pitozzi, studioso e docente dell’alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Alla base della scelta di istituire un gruppo d’ascolto vi è la voglia di partecipare, seppur a distanza, ad una festa condivisa con Rai Radio3 e Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, seguendo la serata che sarà condotta da Laura Palmieri e Graziano Graziani, con interventi musicali di Ivan Talarico, un’incursione di Matilde Vigna e con la speciale partecipazione di Alessandro Bergonzoni.
Riparte da gennaio e si svilupperà fino a giugno a Ravenna il corso gratuito di Alta formazione di MALAGOLA Scuola di Vocalità e Centro studi sulla Voce, diretto da Ermanna Montanari, co-fondatrice e direzione artistica del Teatro delle Albe/Ravenna Teatro e dallo studioso e docente dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Enrico Pitozzi. Sarà Silvia Pagliano ad assumere la direzione organizzativa del progetto, lavorando con la squadra organizzativa e tecnica del Teatro delle Albe/Ravenna Teatro. L’identità visiva è curata dal disegnatore Stefano Ricci, che ha composto il logo e i materiali, insieme al progetto poetico per i social di Malagola di Marco Sciotto, ricercatore dell’Ateneo di Catania-facoltà di Scienze Umanistiche.
logo di Stefano Ricci
Il corso di Alta formazione gratuito per 15 studenti MALAGOLA Pratiche della complessità: i processi creativi nella ricerca vocale e sonora contemporanea si prefigge l’obiettivo di preparare e consolidare professionalmente figure che gravitano a diverso titolo nell’ambito della creazione e della comunicazione artistica – nello spettro ampio che va dal teatro (performer, danzatori/danzatrici, attori e attrici, cantanti e/o strumentisti/e) alla produzione multimediale (radio, audioguide, audiolibri, ecc.). La pratica è indirizzata ad esplorare la voce e le sue interazioni con il suono e la musica strumentale, elettroacustica ed elettronica. Andranno a comporre il corpo docente, insieme a Montanari e Pitozzi, figure di primo piano della sperimentazione artistica nazionale ed internazionale e della ricerca estetica.
Malagola fa parte delle attività di formazione teorico-pratiche avviate dal Centro di produzione ed Ente di formazioneTeatro delle Albe/Ravenna Teatro.
Al centro Meredith Monk, che è stata ospite di Malagola ad aprile a conclusione del precedente corso di alta formazione
scadenza invio candidature 9 dicembre 2022
a info@malagola.eu | +39 333 8996348 (lun-ven 9-13 e 14-18)
info Fb/Ig @MalagolaRavenna | info@malagola.eu
MALAGOLA Pratiche della complessità: i processi creativi nella ricerca vocale e sonora contemporanea corso di Alta formazione gratuito per 15 studenti
Ravenna | da gennaio a giugno 2023 | 590 ore complessive: 490 ore di lezioni in aula, 100 ore di “Project Work”
Requisiti di accesso:
dai diciotto anni di età;
residenza o domicilio in Emilia-Romagna;
titolo di formazione secondaria quinquennale, laurea triennale, magistrale o equipollenti;
pregresse conoscenze, competenze ed esperienze nell’area professionale dello spettacolo acquisite attraverso percorsi formativi formali ed esperienze professionali testate, supportate dall’invio di materiale multimediale;
comprovate competenze ed esperienze nell’ambito della musica strumentale, elettronica ed elettroacustica supportate dall’invio di materiale multimediale.
Al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza
Operazione approvata dalla Regione Emilia-Romagna con DGR n. 1951/2022 del 14/11/2022 Rif. PA 2022-17963/RER e cofinanziata con risorse del FSE+ 2021-2027 e della Regione Emilia-Romagna
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