Trent’anni fa il racconto del Vajont era la voce e il corpo di Marco Paolini.
La sera di lunedì 9 ottobre 2023, nel 60esimo anniversario della tragedia del Vajont che costò la vita a 2000 persone, diventerà VajontS 23, azione corale di teatro civile messa in scena in contemporanea in 130 teatri dall’Alto Adige alla Sicilia e anche all’estero.
Paolini ha chiesto al drammaturgo e regista Marco Martinelli di ri-scrivere e ri-adattare il suo monologo in una veste corale, che è stata poi fornita a tutti i teatri italiani per questo importante evento di teatro civile: a Ravenna sarà lo stesso Martinelli a realizzarlo tramite una Chiamata Pubblica, nel solco del Cantiere Dante e del Cantiere Malagola che negli ultimi anni hanno segnato un modello sorprendente e innovativo di relazione tra teatro e cittadini.
La Chiamata Pubblica è l’invito che Ravenna Teatro rivolge a tutta la cittadinanza per partecipare alla costruzione dello spettacolo. Chiunque può partecipare, senza limiti di numero, età, lingua o preparazione specifica, residenza o nazionalità.
Tutti coloro che sono interessati possono presentarsi alle prove del 7 e 8 ottobre che si terranno al Teatro Rasi: per far parte dello spettacolo è necessario partecipare ad almeno un giorno di prova.
Chiediamo a tutti gli interessati di inviare una mail a cantieremalagola@ravennateatro.com con il proprio nome e cognome. Sarà disponibile nei prossimi giorni anche la liberatoria da compilare.
CALENDARIO PROVE CHIAMATA PUBBLICA AL TEATRO RASI
Sabato 7 ottobre I partecipanti alla Chiamata Pubblica sono invitati alle ore 18.00 al Teatro Rasi alla presentazione del libro Il poeta d’oro. Il gran teatro immaginario di Giuliano Scabia (ed. La Casa Usher) di Massimo Marino .
Si tratta di un incontro aperto a tutta la cittadinanza, ma per coloro che parteciperanno allo spettacolo questo momento sarà ancora più significativo perché l’autore, Massimo Marino, parlerà anche del disastro che di verificò il 9 ottobre del ’63. Al termine della presentazione seguiranno le prove alle ore 19.00
Domenica 8 ottobreprove ore 18.00
Lunedì 9 ottobre convocazione Chiamata Pubblica ore 19.00 Inizio spettacolo ore 21.00
INDICAZIONI PER I COSTUMI
Vi chiediamo di essere vestiti di bianco.
Il bianco non deve essere bianco ottico, le tonalità devono essere quelle del panna, avorio, guscio d’uovo, latte, beige chiarissimo. Ricordiamo di stare attenti alle trasparenze, quindi di indossare delle sottovesti o canottiere nel caso in cui i vestiti fossero troppo leggeri. I pantaloni devono essere lunghi e le gonne e i vestiti sotto al ginocchio. Vanno bene magliette o camicie a mezza manica, tre quarti o lunghe, non canottiere. Chiediamo inoltre di non indossare gioielli, orologi, smalti e trucco troppo evidente. Ai piedi vanno bene scarpe chiuse o aperte chiare, ricordiamo di evitare brillantini, borchie, strass ecc.
Per chi desiderasse assistere unicamente allo spettacolo senza partecipare alla Chiamata Pubblica, qui tutte le informazioni.
Ravenna Teatro / Teatro delle Albe continua a partecipare attivamente all’Annuale della morte di Dante Alighieri, che domenica 10 settembre (le iniziative inizieranno il giorno prima) prevede la celebrazione dei 702 anni dalla morte con un evento che vede la direzione artistica di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, co-fondatori del Teatro delle Albe.
La giornata di domenica inizierà nella sala Dantesca della biblioteca Classense, alle 10, con la Prolusione, tenuta quest’anno da Paolo Nori. Scrittore, traduttore ed esperto di letteratura russa, Nori ha anticipato il titolo del suo intervento: I sandali di Dante. La sua presenza si coniuga con la stretta attualità del tragico conflitto russo-ucraino ma anche con la ricezione di Dante nel mondo culturale della “Terza Roma”, con poeti come Puškin, Achmatova o Blok che al Sommo Poeta hanno guardato costantemente o che addirittura, come Osip Mandel’štam nei gulag, si sono portati il testo dantesco, magari anche a memoria, fin dentro i momenti più tragici della loro vita.
Alle 11 il pubblico si sposterà verso la zona Dantesca, insieme al sindaco Michele de Pascale e all’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia. Davanti alla Tomba di Dante, Ermanna Montanari e Marco Martinelli leggeranno il Canto II dell’Inferno con la partecipazione delle cittadine e dei cittadini della Chiamata Pubblica, che dal 2017, con la produzione di Ravenna Festival e del Comune di Ravenna, lavorano insieme alle Albe per “mettere in vita” le cantiche della Divina Commedia. La lettura verrà introdotta da un’intensa lirica da loro richiesta a Nevio Spadoni sulla recente alluvione, un gesto di solidarietà e memoria per la nostra terra. I due fondatori delle Albe hanno inoltre coinvolto un’interprete d’eccezione, Isabella Ragonese attrice, drammaturga, regista tra teatro e cinema, a leggere dall’arengo del Palazzo della Provincia il Canto V dell’Inferno e il Coro Ludus Vocalis Ragazzi diretto dal maestro Elisabetta Agostini per l’intervento canoro.
Alle 11.45 sarà poi la volta della Messa di Dante, la consueta celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo emerito di Verona, mons. Giuseppe Zenti, nella basilica di San Francesco.
Alle 12.45, all’interno della Tomba di Dante, si terrà la Cerimonia dell’Olio, la tradizionale offerta dell’olio al sepolcro del Poeta da parte del Comune di Firenze: si tratta della rappresentazione concreta dell’unione delle due città nel commosso ricordo di Dante, un evento che si tiene fin dal 1908.
“Le iniziative che Ravenna ha messo in campo negli anni – osserva Marco Martinelli – sono sempre state di alto livello; forse la particolarità del Cantiere Dante – realizzato con il contributo di Fondazione Ravenna Festival e del Comune di Ravenna – è di aver fatto percepire Dante, citando Ezra Pound, come una sorta di Everyman: ‘Dante is everyman’, nel senso che ognuno di noi è Dante, un cittadino disperato all’interno della selva oscura che anela alla luce. Ogni periodo storico rappresenta questa selva: i centenari sono fondamentali, ma ogni giorno è importante per celebrare questo passaggio, che va dalla violenza della guerra e degli stupri ad un altro modo di stare insieme. Dopo Dante, quest’anno abbiamo intrapreso un nuovo percorso con Cervantes, ed è stato un bellissimo passaggio di testimone, in quanto segnato da un’altra opera-mondo”. Conclude Martinelli: “Ogni giorno e ogni anno sono importanti, non è solo retorica e lo abbiamo visto in questi anni quanto questa città desideri attraversare il capolavoro di Dante”. Guardando agli ultimi due anni, il regista aggiunge: “La città che più ha festeggiato il Poeta durante il centenario è stata New York, dove siamo stati di recente con il nostro spettacolo fedeli d’amore e dove abbiamo lavorato con i cittadini su Dante e sul primo canto della Commedia, che per noi è fondamentale per quello stare dentro la selva oscura, dentro il pantano della nostra anima, dei nostri giorni. C’erano una cinquantina di newyorkesi che lavoravano con noi sulla Divina Commedia e che ci dicevano quello che ci hanno sempre detto i ravennati: ‘Dante è la chiave per entrare in noi stessi’. Questo lo spirito che guiderà l’azione di domenica 10, alle ore 11:00, quando insieme ai cittadini verrà portato in piazza il secondo canto dell’Inferno. “Nel primo sei perso nella selva, mentre nel secondo canto ti cedono le gambe. Avevi deciso di andare oltre, poi inizi a dire: ‘perché proprio io?’. Lo ha fatto Enea, lo ha fatto San Paolo, ma chi sono io? In quel momento, Dante siamo tutti noi, che ci chiediamo perché dobbiamo affrontare le nostre paure e il nostro senso di finitezza. Abbiamo così chiesto all’amico Nevio Spadoni – vanto della città, che ha appena vinto il Premio Lerici – di scrivere una poesia sull’alluvione, la ‘selva oscura’ in cui tanti di noi sono stati”. La lettura, a cura di Ermanna Montanari, precederà la performance corale del secondo canto. “Di seguito, abbiamo chiamato ad intervenire un’attrice, Isabella Ragonese, una delle voci più belle e raffinate di cinema e di teatro, che dal balcone del Palazzo della Provincia leggerà il V canto dell’Inferno e ci parlerà dell’amor ch’a nullo amato amar perdona”.
“Il grande coinvolgimento con cui i ravennati e le ravennati partecipano alle iniziative del settembre dantesco – afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – è una delle eredità più felici che ci consegnano le ultime celebrazioni del centenario del 2021. Tra queste, la cerimonia dell’annuale costituisce certamente il momento più popolare e aggregativo. Anche quest’anno siamo felici di presentare un programma ricco e di altissimo profilo, che anche per quest’anno vede la collaborazione di importanti artisti e operatori”.
IL PROGRAMMA
Come anticipato, l’Annuale inizierà sabato 9 settembre e si concluderà domenica 10. Questo il programma della giornata di sabato.
Il programma prevede alle 15 di sabato 9 la visita guidata a cura di Giulia Liguori alla mostra Il Dante di Wolfango in Classense, appositamente prorogata fino al 16 settembre per dare l’opportunità anche alle persone in visita a Ravenna per l’Annuale di poterla vedere (gratuita, prenotazione obbligatoria: 0544482112 – segreteriaclas@comune.ra.it).
A seguire, alle 16, l’ultimo incontro delle Letture Classensi 2022/23, originariamente previste per il 20 maggio ma annullate per le vicende legate agli eventi climatici che hanno sconvolto il territorio romagnolo. Col coordinamento di Loredana Chines, ordinaria di Letteratura Italiana presso l’Università di Bologna, nella sala Dantesca della biblioteca Classense verrà presentato il volume n. 51 delle Letture, intitolato Dante e l’eredità dei classici, a cura di Stefano Carrai (Ravenna, Longo Editore, 2023). Oltre al curatore saranno presenti Sara Calculli, Paolo Falzone, Sonia Gentili e Giorgio Inglese, autori di alcuni dei saggi pubblicati.
Sempre sabato 9, alle 10.30, alle 11.30 e alle 17, a Casa Dante, la Fondazione RavennAntica organizza le visite guidate La Ravenna di Dante, tra Romanticismo e contemporaneità, tenute da Nicola Ghinassi e Veronica Quarti (prenotazione consigliata: tel. 320-9539916 oppure prenotazioni@ravennantica.org, costo 3 €).
Alle 16, sempre a Casa Dante, visita animata per i più piccoli a cura della sezione didattica di Fondazione RavennAntica: C’era una volta Dante Alighieri. Conosciamo il Sommo Poeta attraverso gli oggetti e le testimonianze di Museo e Casa Dante, tra racconti, giochi e quiz (prenotazione obbligatoria: tel. 0544-473717 da lunedì a venerdì ore 9-13, durata 1h e 30’, costi: € 9, accompagnatori gratuito). L’appuntamento è organizzato nell’ambito di A spasso con Dante: Dante raccontato ai più piccoli, una serie di laboratori creativi per bambini dai 5 agli 11 anni che seguiranno anche per i successivi sabati del mese di settembre.
La giornata si concluderà alle 18 alla Tomba di Dante con L’ora che volge il disio, lettura perpetua della Commedia dedicata al canto XXI del Paradiso a cura di Stefano Carrai.
Si apre, a partire da venerdì 21 luglio, la campagna abbonamenti de La Stagione dei Teatri 23/24organizzata da Ravenna Teatro – centro di produzione teatrale riconosciuto dal Ministero della Cultura quale primo centro in Italia per qualità artistica – insieme al Comune di Ravenna.
Come di consueto, saranno i due teatri della città, Rasie Alighieri, ad accogliere La Stagione tra novembre e aprile.
La formula prevede sei titoli fissi e due a scelta, per un totale di diciassette appuntamenti.
Un cartellone che offre classici rivisitati da maestri della scena e spettacoli ispirati a testi che nascono da generi letterari diversi; brani che aprono a profonde riflessioni sull’oggi e che pongono interrogativi mai risolti.
Da venerdì 21 luglio sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento alla stagione teatrale creando un proprio percorso di partecipazione: chi lo farà entro il 5 agosto potrà inoltre usufruire di tariffe scontate e posti migliori per gli spettacoli a scelta.
I sei spettacoli fissi, programmati al Teatro Alighieri, sono: Uomo e galantuomo, primo testo in tre atti di Eduardo De Filippo, scritto a soli ventidue anni, interpretato da Geppy Gleijeses, allievo del Maestro e da lui autorizzato a portare in scena le sue opere; Kohlhaas, in cui Marco Baliani racconta la storia di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, alimenta una spirale di violenze sempre più incontrollabili in nome di un ideale di giustizia naturale e terrena; Trappola per topi, un classico della letteratura teatrale, scritto dalla regina del giallo per antonomasia, Agata Christie, viene portato in scena attraverso una rilettura di cui è protagonista l’attore Ettore Bassi; Anna Della Rosa e Valter Malosti vestiranno invece i panni dei due straripanti protagonisti della grande tragedia scritta da William Shakespeare tra il 1607 e il 1608, Antonio e Cleopatra. Nata dalla penna, insieme forte e delicata, di Viola Ardone, Oliva Denaro è la protagonista che dà il nome al libro da cui nasce lo spettacolo e che vede sul palco Ambra Angiolini; La Locandiera, di Antonio Latella con Sonia Bergamasco, porrà infine l’accento sulla straordinaria attualità del primo testo italiano in cui è protagonista una donna.
Nella rosa dei titoli che compongono gli spettacoli a scelta, compaiono invece Alessandro. Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande, omaggio del Teatro Koreja allo scrittore e giornalista tarantino impegnato nella difesa dei diritti dei migranti e nelle battaglie in favore degli ultimi della Terra; la trilogia del Teatro delle Albe che rende omaggio ai maestri di Marco Martinelli e Ermanna Montanari: Pasolinacci e Pasolini, quattro movimenti di ascolto; A te come te. Scritti giornalistici di Giovanni Testori e 5 fotogrammi per Bernardo Bertolucci. La buca è invece il titolo del nuovo spettacolo di Nerval Teatro – realtà orientata a indagare il ruolo sociale e relazionale dell’arte – ispirato all’opera di Samuel Beckett, mentre Étoile è frutto dell’incontro tra una drammaturga in grado di abbandonare le parole e agire sui gesti (Rita Frongia), e un attore capace nel mettere in campo la sua storia e il suo sapere tecnico attraverso il corpo (Stefano Vercelli).Terzo Reichdi Romeo Castellucci / Societas è un’installazione audiovisiva basata sulla rappresentazione spettrale di tutti i nomi. I sostantivi del vocabolario italiano vengono proiettati a uno a uno con una velocità commisurata alla capacità retinica di trattenere una parola che appare nel baleno di un ventesimo di secondo. La Faglia è il racconto dell’ostinazione di due uomini deputati a tappare i buchi di un mondo in declino nato dalla penna dell’autrice francese Adèle Gascuel che, con ironia, ripercorre la logica di pensiero dell’Occidente moderno. In 7 contro Tebe la tragedia di Eschilo viene rivisitata da I sacchi di sabbia in chiave comica miscelando alto e basso senza soluzione di continuità. Marco Baliani torna come protagonista di Una notte sbagliata, titolo che pone una profonda riflessione sull’abuso di potere anche in rapporto alla vicenda legata a Stefano Cucchi, mentre in Barabba la regista Teresa Ludovico porta alla ribalta un testo inedito del 2010 di Antonio Tarantino, che spaziano dal sacro al profano. Divertenti e terribili, anarchici e surreali, Flavia Mastrella e Antonio Rezza giocheranno alla vita come in un ideogramma nello spettacolo 7-14-21-28, “in cui volumi triangolari diretti verso l’alto coesistono con linee orizzontali, ma in verticale si muove solo l’uomo”. Il figlio della tempesta. Musiche, parole e immagini dalla Fortezza è la nuova edizione del concerto-spettacolo diretto da Armando Punzo e dedicato alla Compagnia di detenuti-attori, fondata dal regista napoletano nel 1988 all’interno del carcere di Volterra. In Balasso fa RuzanteNatalino Balasso propone una comicità vitale, ma allo stesso tempo amara, pervasa da un dirompente realismo espressivo. Un mondo di villani dove la peste va e viene e dove il tragico e il comico si fondono in maniera inscindibile. Con Sole e Baleno il racconto si ispira, in modo libero, ad una storia realmente accaduta in Italia negli anni Novanta del ‘900, quella di due giovani uniti da un amore assoluto – e dal loro idealismo – che si scontrano con una società che prima reprime e uccide, poi riflette. L’artista sonora e musicista Agnese Banti sarà protagonista di Speaking Cables, dispositivo coreografico per voce, cavi e altoparlanti con cui porterà in scena la propria voce per scucire e ricucire lo spazio attraverso il suono spazializzato che si svela sulla scena. In Le vacanzeAlessandro Berti racconta invece di un mondo appena futuro, in cui due adolescenti, dopo l’esame di maturità, si interrogano sui cambiamenti climatici. Con Diario di Pinocchio 20202065Roberto Corradino propone infine un’iniziazione collettiva di cui il pubblico diventa inconsapevole protagonista e testimone. Una cerimonia genealogica che prova a raccontare la biografia culturale, il modello identitario, la storia personale della nostra nazione sullo sfondo della Grande Storia.
La Stagione è completata da un prologo composto da quattro appuntamenti che si susseguiranno nel mese di ottobre e da due eventi speciali: questi sei eventi sono tutti esclusi dall’abbonamento.
Anche quest’anno Ravenna Teatro torna ad offrire ai residenti delle Circoscrizioni Nord e Sud del comune di Ravenna e ai residenti di quelli di Alfonsine l’opportunità di recarsi a teatro usufruendo di un servizio di trasporto gratuito. Abbonamento più navetta 146 euro / under 26 50 euro.
Grande attenzione continua infine ad essere riservata anche a chi ha meno di 26 anni, che potrà usufruire di abbonamenti a prezzi popolari.
La rassegna è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Assicoop Unipol Sai, Cna, Reclam, Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese.
Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Setteserequi, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna24ore, Ravenna e Dintorni.
di Eduardo De Filippo • con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses, Ernesto Mahieux, Antonella Cioli, Ciro Capano, Gino Curcione, Roberta Lucca, Gregorio Maria De Paola, Irene Grasso, Salvatore Felaco • regia Armando Pugliese • produzione Gitiesse produzione Artisti Riuniti, Teatro Nazionale della Toscana
giovedì 23, venerdì 24, sabato 25 novembre ore 21:00
domenica 26 novembre ore 15:30 Teatro Alighieri
di Marco Baliani e Remo Rostagno tratto dall’opera “Michael Kohlhaas” di Heinrich von Kleist • attore narrante Marco Baliani • regia Maria Maglietta • produzione Trickster Teatro / Casa degli Alfieri
giovedì 11, venerdì 12, sabato 13 gennaio ore 21:00
domenica 14 gennaio ore 15:30 Teatro Alighieri
di Agatha Christie • traduzione e adattamento Edoardo Erba • con Ettore Bassi, Claudia Campagnola, Dario Merlini, Stefano Annoni, Maria Lauria, Marco Casazza, Tommaso Cardarelli, Raffaella Anzalone • regia Giorgio Gallione • produzione La Pirandelliana Srl
giovedì 25, venerdì 26, sabato 27 gennaio ore 21:00
domenica 28 gennaio ore 15:30 Teatro Alighieri
di William Shakespeare • con Anna Della Rosa, Valter Malosti e cast in via di definizione • regia Valter Malosti • produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino -Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura
giovedì 22, venerdì 23, sabato 24 febbraio ore 21:00
domenica 25 febbraio ore 15:30 Teatro Alighieri
di Carlo Goldoni • regia Antonio Latella • con Sonia Bergamasco, Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Francesco Manetti, Gabriele Pestilli, Marta Pizzigallo, Valentino Villa • dramaturg Linda Dalisi • scene Annelisa Zaccheria • produzione Teatro Stabile dell’Umbria
TITOLI A SCELTA
sabato 18 novembre ore 21:00 Teatro Rasi
Teatro Koreja
di Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno • con Fabrizio Saccomanno, Barbara Petti, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Andjelka Vulic • regia Fabrizio Saccomanno • cura del progetto e consulenza artistica Salvatore Tramacere • coproduzione Teatro Koreja, Ura Teatro
martedì 28 novembre ore 21:00 Teatro Rasi
Marco Martinelli, Ermanna Montanari \ Teatro delle Albe
di e con Marco Martinelli e Ermanna Montanari • musica dal vivo Daniele Roccato • regia del suono Marco Olivieri • produzione Teatro delle Albe / Ravenna Teatro
giovedì 30 novembre ore 21:00 Teatro Rasi
Marco Martinelli, Ermanna Montanari \ Teatro delle Albe
ideazione e regia Ermanna Montanari e Marco Martinelli • voce Ermanna Montanari • canto Serena Abrami • regia del suono Marco Olivieri • produzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, Teatro de Gli Incamminati
sabato 2 dicembre ore 21:00, domenica 3 dicembre ore 15:30 Teatro Rasi
Marco Martinelli, Ermanna Montanari \ Teatro delle Albe
di Ermanna Montanari e Marco Martinelli • con Ermanna Montanari • sound design Marco Olivieri • produzione “La Milanesiana” ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi
martedì 5, mercoledì 6, giovedì 7 dicembre ore 21:00 Teatro Rasi
Nerval Teatro
di Maurizio Lupinelli e Elisa Pol • con Carlo De Leonardo • regia Maurizio Lupinelli • costumi Elisa Pol • audio descrizioni poetiche Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino • produzione Nerval Teatro con il sostegno di MIC Ministero della Cultura (bando Accessibilità)
giovedì 7 dicembre ore 20:00 Teatro Rasi
Drama Teatro
con Stefano Vercelli • creazione Vercelli / Frongia • drammaturgia Rita Frongia • disegno luci Luca Serrani • assistenza tecnica Daniele Ferri • produzione Artisti Drama con la collaborazione di Fondazione Armunia
venerdì 15 dicembre ore 21:00, sabato 16 dicembre ore 17:00 e ore 19:00 Teatro Rasi
Romeo Castellucci / Societas
di Adèle Gascuel • con Daniele Amendola, Valerio Malorni • regia Simone Amendola • traduzione Adele Palmeri Borghese • in video Caterina Marino • scenografia Santo Alessandro Badolato • produzione Blue Desk, Infinito srl con il sostegno di Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt)
sabato 17 febbraio ore 21:00 Teatro Rasi
I sacchi di sabbia / Massimiliano Civica
con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano • produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi in co-produzione con I Sacchi di Sabbia con il sostegno di Mic, Regione Toscana
venerdì 1 marzo ore 21:00 Teatro Rasi
Marco Baliani
di e con Marco Baliani • regia Maria Maglietta • scene, luci, video Lucio Diana • paesaggi sonori Mirto Baliani • disegni Marco Baliani • produzione Marche Teatro
giovedì 14 venerdì marzo ore 21:00 Teatro Rasi
Kismet
di Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno • con Fabrizio Saccomanno, Barbara Petti, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Andjelka Vulic • regia Fabrizio Saccomanno • cura del progetto e consulenza artistica Salvatore Tramacere • coproduzione Teatro Koreja, Ura Teatro
martedì 19 marzo ore 21:00 Teatro Alighieri
Flavia Mastrella, Antonio Rezza
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza • con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista • (mai) scritto da Antonio Rezza • habitat di Flavia Mastrella • assistente alla creazione Massimo Camilli • produzione Rezzamastrella, TSI La Fabbrica dell’Attore, Teatro Vascello
sabato 23 marzo ore 21:00 Teatro Rasi
Armando Punzo / Compagnia della Fortezza
di e con Andrea Salvadori e Armando Punzo • regia Armando Punzo • musiche originali Andrea Salvadori • produzione Studio Funambulo – Carte Blanche / Compagnia della Fortezza
martedì 26, mercoledì 27 marzo ore 21:00 Teatro Alighieri
Natalino Balasso
Balasso fa Ruzantedi Natalino Balasso • con Natalino Balasso, Andrea Collavino, Marta Cortellazzo Wiel • regia Marta Dalla Via • scene Roberto Di Fresco • produzione Teatro Stabile di Bolzano, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
venerdì 5, sabato 6 aprile ore 21:00, domenica 7 aprile ore 15:30 Teatro Rasi
Pietro Babina
di Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno • con Fabrizio Saccomanno, Barbara Petti, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Andjelka Vulic • regia Fabrizio Saccomanno • cura del progetto e consulenza artistica Salvatore Tramacere • coproduzione Teatro Koreja, Ura Teatro
venerdì 5, sabato 6 aprile ore 19:30, domenica 7 aprile ore 17:00 Teatro Rasi
Agnese Banti
testo e regia Alessandro Berti • danza Giovanni Campo • assistente alla creazione e organizzazione Gaia Raffiotta • produzione Casavuota, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
martedì 23 aprile ore 21:00 Teatro Rasi
Roberto Corradino
di e con Roberto Corradino • drammaturgia, oggetti di scena, dipinti Roberto Corradino • produzione Reggimento carri | teatro vincitore premio Tuttotteatro.com/Dante Cappelletti 2020 coproduzione Progetto Speciale/ Teatri di Bari con il sostegno di Teatro delle Albe/Ravenna Teatro
La nuova creazione dei due fondatori e direzione artistica del Teatro delle Albe raccoglie l’eredità della Chiamata Pubblica per la “Divina Commedia”
Alcune immagini tratte dalle prove di Don Chisciotte ad ardere “opera in fieri 2023” @Marco Sciotto
DON CHISCIOTTE AD ARDERE “opera in fieri 2023” è il titolo del nuovo progetto ideato e diretto da Ermanna Montanari e Marco Martinelli, fondatori e direzione artistica del Teatro delle Albe, che andrà in scena a Palazzo Malagola, nell’ambito di Ravenna Festival, dal 5 al 16 luglio (ad eccezione di lunedì 10 luglio) alle 20:00, coproduzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, Ravenna Festival e Teatro Alighieri, con il contributo del MiC Progetti Speciali, media partner FILM TV.
Come suggerisce il titolo, si tratta della prima anta di un progetto triennale (2023-2025) che i due direttori artistici de Le Albe, Ermanna Montanari e Marco Martinelli, dedicano all’opera-mondo di Cervantes.
“Siamo partiti – spiegano Montanari e Martinelli – da un suggerimento che Don Chisciotte dà al suo fedele Sancio: ‘Devi tener presente, sempre dinanzi agli occhi, quello che sei, cercando di conoscere te stesso, che è la conoscenza più difficile che si possa immaginare’. In questa frase, come in una gemma, il senso del romanzo come viaggio iniziatico a cui gli spettatori-erranti vengono invitati: attraverseranno i luoghi di Palazzo Malagola, scenderanno nelle ‘stanze’ interne del proprio inconscio. Il cammino li condurrà nel giardino adiacente, sede della locanda a cui approda Don Chisciotte, e dove avranno inizio le sue grottesche vicende”.
“L’hidalgo spagnolo – proseguono i due direttori artistici – simbolo irriducibile di sognatore che non si rassegna alle ingiustizie di un mondo retto sull’ ipocrisia e il sopruso, continua ad ‘ardere’, pur se da tutti considerato folle, patetico, ridicolo come gli attori che tentano di rappresentare le sue avventure, anch’essi goffi e stonati. Man mano che l’opera procede, il solitario cavaliere e chi lo accompagna, appariranno più saggi di quella maggioranza che li contrasta e che pretende di avere il monopolio della ‘ragione’”.
Tale creazione inaugura il Cantiere Malagola, che raccoglie l’eredità del Cantiere Dante che dal 2017 al 2022 ha coinvolto migliaia di cittadini nella messa in scena delle cantiche della Divina Commedia. Lo spettacolo si sviluppa negli spazi dell’omonimo Palazzo Malgola, sede del Centro di ricerca vocale e sonora fondato e diretto proprio da Montanari insieme a Enrico Pitozzi.
“Con la Chiamata Pubblica per la Divina Commedia – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – Marco Martinelli ed Ermanna Montanari hanno realizzato e condiviso con l’intera comunità ravennate un’opera straordinaria, che ha coinvolto un numero incredibile di cittadine e cittadini in una dichiarazione d’amore collettiva a Dante, alla nostra città e alla cultura. Il Cantiere Malagola saprà rinnovare e rilanciare la passione, la creatività e lo spirito corale di una città che nel teatro ha sempre trovato naturalmente una pratica di partecipazione popolare. L’opera di Cervantes sarà un nuovo terreno da attraversare insieme e attraverso cui confrontarci con i temi più grandi e rilevanti del nostro esistere”.
“Dopo il grande trittico dantesco – osserva Franco Masotti, direttore artistico Ravenna Festival – Ravenna Festival partecipa con immutata convinzione anche a questo nuovo entusiasmante progetto de Le Albe, che parte da un altro dei canoni della letteratura, e dell’immaginario, occidentali, ‘rimesso in vita’ dalla sapienza di Marco ed Ermanna, e la partecipazione dei cittadini racconta di una città dove il senso della comunità non è venuto meno”.
Questo nuovo percorso drammaturgico, vocale e sonoro, vedrà, oltre ai cittadini e alle cittadine della Chiamata Pubblica, gli attori delle Albe insieme a Martinelli e Montanari. In scena ci saranno Alessandro Argnani, Luca Fagioli, Roberto Magnani, Laura Redaelli, Marco Saccomandi. Guide saranno Cinzia Baccinelli, Alice Billò, Vittoria Nicita, Marco Saccomandi, Marco Sciotto e Anna-Lou Toudjian.
Le musiche sono state composte e saranno eseguite dal gruppo Leda: Serena Abrami, voce/synth; Enrico Vitali, chitarre; Fabrizio Baioni e Paolo Baioni, batteria/impulsi e segnali metallici; Giorgio Baioni, basso. Sound design Marco Olivieri, disegno dal vivo Stefano Ricci, spazio scenico Ludovica Diomedi, Elisa Gelmi, Matilde Grossi; costumi Federica Famà, Flavia Ruggeri; disegno luci Luca Pagliano, Marcello Maggiori; direzione tecnica Luca Pagliano, Alessandro Pippo Bonoli e Luca Fagioli.
L’attrice, co-direttrice artistica e fondatrice del Teatro delle Albe, è stata vincitrice, negli anni, di diversi premi nazionali e internazionali, tra cui otto Premi Ubu
Ermanna Montanari, co-direttrice artistica e fondatrice del Teatro delle Albe, è entrata nella terna finalista del Premio ‘Le maschere del Teatro italiano 2023’ relativa al ‘Miglior Monologo’ andato in scena nella Stagione dei Teatri 2022/2023 per Madre, di e con Ermanna Montanari, Stefano Ricci e Daniele Roccato, poemetto scenico di Marco Martinelli.
Montanari, negli anni, è stata vincitrice di premi nazionali e internazionali, tra i quali otto Premi Ubu – l’artista donna più premiata con gli Ubu in tutta la storia del premio dal 1977 a oggi, davanti a Emma Dante e Mariangela Melato – il Premio Lo Straniero ‘dedicato alla memoria di Carmelo Bene’, il Premio Eleonora Duse, il Premio Mess di Sarajevo.
Una giuria di circa mille esperti del settore sceglierà il vincitore della terna, che sarà premiato nella serata conclusiva, al Teatro Bellini di Catania, il prossimo 7 settembre.
Di locande che si fanno palazzi incantati, di erranti, di maghi spiantati, di fantasmi e archetipi da evocare, di giochi di specchi misteriosi, di cenere e lingue brucianti, di sogni cuciti e della tensione alla perfezione come ferita sempre aperta…
Lunedì 17 Aprile, ore 20:30 | Teatro Rasi Fairytale. Una fiaba (Skazka, Russia/Belgio/Estonia, 2022, 78 min.)* di Aleksandr Sokurov
dopo la proiezione, Aleksandr Sokurov (in collegamento online da Mosca) sarà in dialogo pubblico con Matteo Marelli e Aliona Shumakova che coordina e cura anche la traduzione
Domenica 30 Aprile, ore 20:30 | Teatro Rasi Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza (Italia, 2022, 42 min.)* di Elisabetta Sgarbi
introduce Ermanna Montanari
dopo la proiezione, Elisabetta Sgarbi, Eugenio Lio e Nino Migliori saranno in dialogo con Aliona Shumakova
Giovedì 4 Maggio, ore 15:30| MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna Shiro Takatani. Between nature and technology (Francia, 2019, 55 min.)** di Giulio Boato
dopo la proiezione, Giulio Boato (in collegamento online) sarà in dialogo con Enrico Pitozzi
Martedì 9 Maggio, ore 20:30 | Teatro Alighieri Che cosa sono le nuvole? (episodio dal film Capriccio all’italiana, Italia, 1968, 22 min.)* di Pier Paolo Pasolini
dopo la proiezione, Chiamata Pubblica di Ermanna Montanari e Marco Martinelli per Don Chisciotte con i cittadini
Giovedì 11 Maggio, ore 15:30| MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna Wayne McGregor. Going Somewhere (Francia, 2010, 80 min.)** di Catherine Maximoff
dopo la proiezione, Catherine Maximoff sarà in dialogo con Enrico Pitozzi
Giovedì 1 Giugno, ore 15:30| MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna Antologia. Materiali 2008-2023** (Italia, 2023, 60 min.) di Studio Azzurro
dopo la proiezione, Fabio Cirifino sarà in dialogo con Enrico Pitozzi
Giovedì 8 Giugno, ore 20:30 | Teatro Rasi Er (Italia, 2020, 67 min.)* di Marco Martinelli
dopo la proiezione, Ermanna Montanari e Marco Martinelli saranno in dialogo con Cristina Piccino
Martedì 20 Giugno, ore 15:30| MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna Saburo Teshigawara, danser l’invisible (Francia, 2005, 58 min.)** di Elisabeth Coronel
dopo la proiezione, Elisabeth Coronel sarà in dialogo con Enrico Pitozzi
* proiezione legata al Cantiere Malagola – Teatro delle Albe/Ravenna Teatro
** proiezione legata al Master «IKONA. Produzione, curatela digitale e valorizzazione del patrimonio audiovisivo dello spettacolo dal vivo» – Università di Bologna
Si intitola “Io non sono un attore. Una serata per Gianni Plazzi” l’appuntamento fissato per venerdì 17 febbraio alle 21.00 al Teatro Rasi che si propone di rendere omaggio alla figura dello scomparso artista ravennate capace di dialogare con le tante anime del teatro cittadino, ma non solo. Alla serata interverranno Alessandro Argnani, Mario Battaglia, Romeo Castellucci, Lorenzo Donati, Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Andrea Monticelli, Mauro Monticelli, Sara Plazzi, Sergio Scarlatella, Eugenio Sideri, Silvano Voltolina. Testimonianze diverse di una passione che ha portato Plazzi a collaborare con Teatro del Drago, Sognattori, Lady Godiva Teatro, Teatro delle Albe e Socìetas Raffaello Sanzio.
Gianni Plazzi@Sara Colciago
INFORMAZIONI
L’appuntamento è per le 21.00 di venerdì 17 febbraio al Teatro Rasi, ingresso a offerta libera.
L’incasso dell’evento verrà devoluto a Fondazione AVSI per lo Slum di Kibera.
Philadelphia e New York hanno “abbracciato” il lavoro del Teatro delle Albe ospitando il progetto che porta l’opera di Dante Alighieri nel mondo.
Ermanna Montanari e Simone Marzocchi @Steven Pisano
Ermanna Montanari @Steven Pisano
Sono state Philadelphia e New York le due città americane toccate in gennaio dal progetto Dante nei cinque continenti, iniziativa con cui Marco Martinelli e Ermanna Montanari si prefiggono di portare il Poeta e la sua opera nel mondo con l’intento di “formare una polis che, forse, proprio nel teatro può ritrovare, oggi, una vocazione pubblica”.
A Philadelphia Martinelli e Montanari sono stati ospiti dell’Università della Pennsylvania/dipartimento di Italianistica e dell’Anneberg Center con una serie di lezioni e seminari su Dante e la poetica della compagnia. Il loro fedeli d’amore, polittico in sette quadri per Dante Alighieri– musica di Luigi Ceccarelli con Montanari (voce) per la quarta volta premio Ubu miglior attrice proprio per questo lavoro, Simone Marzocchi (tromba), testo di Martinelli – è stato proposto nell’ambio del programma dell’Annenberg “Penn live arts”.
“La prima settimana passata a Philadelphia è stata ricchissima ed emozionante – raccontano i due direttori artistici – ed è trascorsa tra workshop, incontri e un’unione profonda con il pubblico attraverso le due serate di fedeli d’amore“. Un’esperienza raccontata anche da Mauro Calcagno in un’intervista su Penn Today, in cui il professore ha affermato: “È stata una pratica immersiva. Quando sei in uno degli spettacoli delle Albe ti ritrovi in un altro mondo: loro non si limitano a mettere in scena un’opera o a leggere a voce alta un testo che conosci, ma fanno davvero qualcosa di speciale”.
A New York Martinelli e Montanari, oltre allo spettacolo fedeli d’amore e a un laboratorio a tema dantesco a La MaMa Theatre, uno dei palchi più importanti per la sperimentazione e l’avanguardia nel teatro contemporaneo internazionale, hanno portato incontri e proiezioni all’Istituto italiano di Cultura e a Casa Italiana Zerilli Marimò/NYU.
Il laboratorio di Marco Martinelli
Scrivendo di loro su lavocedinewyork.com, Alessandro Cassin ha osservato che: “Il Teatro Delle Albe è una delle più influenti compagnie di teatro contemporaneo. Sono stati acclamati in tutto il mondo per la loro modalità di approccio alla letteratura, al teatro e alla tecnica vocale”.
Rispetto all’esibizione di Ermanna Montanari, Carmen Burbridge, sulla testata on-line www.allaboutsolo.com ha scritto: “Ha un talento eccezionale poiché è riuscita a doppiare tanti personaggi distinti. La sua gamma di espressioni vocali è impressionante. Riesce a dare voce in modo convincente a tutte queste entità disumane (…) ad esempio, la sua voce roca e tintinnante per la nebbia cattura la visione immaginata di una voce di nebbia. E questa voce è del tutto diversa da quella dell’asino che Montanari suona nel terzo pannello, mentre raglia e calpesta il palco. Oltre alla sua imponente presenza vocale, fa un ottimo lavoro nell’incarnare fisicamente i personaggi. È in grado di trasformarsi con successo, anche stando dietro un leggìo per la maggior parte del pezzo. Quando si sposta, la sua fisicità è ancora più avvincente. Mi ha fatto desiderare che potesse essere libera di prendere il controllo del palco per l’intero spettacolo, invece di stare dietro il leggìo”.
Il progetto è stato presentato negli Stati Uniti con il supporto del Ministero della Cultura e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, ATER Fondazione, Regione Emilia-Romagna, University of Pennsylvania, Teatro delle Albe/Ravenna Teatro; in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Philadelphia e a New York, Com.It.Es, Italian and American Playwrights Project e Casa Italiana Zerilli Marimò NYU.
Philadelphia e New York sono le due città che il Teatro delle Albe toccherà in gennaio nell’ambito dell’iniziativa che si prefigge di portare l’opera di Dante Alighieri nel mondo
Prosegue il progetto Dante nei cinque continenti con cui Martinelli e Montanari si prefiggono di portare il Poeta e la sua opera nel mondo “creando una comunità temporanea che possa condividere un’esperienza precisa, compiere un viaggio insieme, formando una polis che forse proprio nel teatro può ritrovare, oggi, una vocazione pubblica”.
Dopo Buenos Aires, meta che ha inaugurato il progetto nell’autunno del ’22 – lunedì 16 gennaio i due direttori artistici del Teatro delle Albe, Marco Martinelli e Ermanna Montanari, sono partiti per la tappa americana che prevede due appuntamenti: Philadelphia e New York.
A Philadelphia Martinelli e Montanari saranno ospiti dell’Università della Pennsylvania/dipartimento di Italianistica per una serie di lezioni e seminari su Dante e la poetica della compagnia, oltre che per un incontro pubblico presso Annenberg center. A Philadelphia verrà inoltre portato, sempre nel programma dell’Annenberg “Penn live arts”, il loro fedeli d’amore, polittico in sette quadri per Dante Alighieri, musica di Luigi Ceccarelli con Montanari (voce) per la quarta volta premio Ubu miglior attrice proprio per questo lavoro, Simone Marzocchi (tromba), testo di Martinelli.
Successivamente si sposteranno a New York dove, oltre allo spettacolo fedeli d’Amore, porteranno incontri, proiezioni e un laboratorio a tema dantesco a La Mama Theatre, uno dei palchi più importanti per la sperimentazione e l’avanguardia nel teatro contemporaneo internazionale.
Il progetto fedeli d’amore, polittico in sette quadri per Dante Alighieri, verrà presentato negli Stati Uniti con il supporto del Ministero della Cultura e Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, ATER Fondazione, Regione Emilia – Romagna/Cultura d’Europa, University of Pennsylvania,Teatro delle Albe/Ravenna Teatro; in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Philadelphia e a New York, Com.It.Es, Italian and American Playwrights Project e Casa Italiana Zerilli Marimò NYU.
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