Novità

Al Socjale: riparte dal 4 dicembre la rassegna al Teatro Socjale di Piangipane

Inizia a partire da lunedì 4 dicembre una serie di cinque spettacoli che prevede anche due appuntamenti tra teatro e sport

Ravenna Teatro continua la collaborazione con il Teatro Socjale di Piangipane e propone, fino ad aprile, cinque appuntamenti tra cui due legati dal rapporto tra teatro e sport. Si comincia il 4 dicembre alle 20:00 con Cuori di terra. Memoria per i sette fratelli Cervi, uno spettacolo dedicato ai valori della Resistenza inserito nella programmazione del Comune relativo alle celebrazioni per il 79esimo anniversario della Liberazione di Ravenna, a cui seguirà un confronto tra la vicepresidente dell’Anpi nazionale, Albertina Soliani, e la parlamentare Ouidad Bakkali, coordinato dal giornalista Andrea Tarroni. Il mese di gennaio vedrà il debutto, dal 15 al 20, sempre alle 20:00, di Saturno figlio d’Anarchia, spettacolo ideato da Cesare Albertano e Luigi Dadina dedicato ad un intellettuale ravennate scomparso prematuramente, Saturno Carnoli, che ha speso la sua vita tra politica, arte, ricerca storica e insegnamento. L’8 febbraio il regista Eugenio Sideri porterà in scena E vént de cuntrêri, con Gianni Parmiani e Tania Eviani, musiche originali Andrea Fioravanti, produzione Lady Godiva Teatro. Orario inizio spettacolo ore 21:00.

TRA TEATRO E SPORT

A partire da marzo 2024 gli ultimi due spettacoli ospitati dal Teatro Socjale di Piangipane saranno all’insegna dello sport: il 5 marzo la regista Laura Curino proporrà Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce, performance tratta dal romanzo di Federica Seneghini e Marco Giani. Una storia che ha anche radici ravennati, in quanto una delle protagoniste della prima squadra di calcio femminile italiana, Luisa (detta Gina) Boccalini, di cui si parla nel libro, è stata la nonna dei ravennati Marco Bonitta – il commissario tecnico che ha guidato l’Italia femminile alla prima vittoria del Campionato Mondiale – e Silvia Bonitta, insegnante di inglese a Ravenna.

Il 19 aprile toccherà invece a Gianfelice Facchetti, scrittore e regista teatrale, figlio di Giacinto Facchetti, storico giocatore dell’Inter e della Nazionale – con La tribù del calcio, adattamento teatrale del saggio di Desmond Morris (entrambi gli spettacoli inizieranno alle ore 21:00).

“Continuiamo a portare avanti con grande soddisfazione – osserva Marcella Nonni, co-direttrice di Ravenna Teatro – una Stagione che contribuisce ad animare il Teatro Socjale di Piangipane. Diversi i temi trattati, che comprendono anche un omaggio alla figura dell’intellettuale Saturno Carnoli con un nuovo debutto di Ravenna Teatro. Si tratta perlopiù del ritratto di personaggi, dai fratelli Cervi alle giovani calciatrici che sfidarono il regime fascista, intrecciato ad un ideale percorso che unisce teatro e sport. Questi due ambiti hanno molti punti in comune: entrambi, infatti, sono legati al rito e sono portatori di una funzione pubblica”.

PROGRAMMA

Lunedì 4 dicembre ore 20:00
TeatrO dell’Orsa


Cuori di terra. Memoria per i sette fratelli Cervi

Ad un uomo che domanda come si possa prevenire la guerra, la scrittrice Virginia Woolf risponde: “Occorre narrare biografie”. La vicenda dei Cervi, e del suo esito tragico, rappresenta quella di tante famiglie emiliane e del cammino di emancipazione di un popolo che inizia sul finire del 1800 e si manifesta con l’antifascismo e la Resistenza.

Lo spettacolo è inserito nella programmazione delle celebrazioni per il 79° anniversario della Liberazione di Ravenna. Al termine seguirà l’incontro con Albertina Soliani, vicepresidente Anpi nazionale, e la parlamentare Ouidad Bakkali

Da lunedì 15 a sabato 20 gennaio ore 20:00
Luigi Dadina /Albe

Saturno, figlio d’Anarchia

Il ricordo di un intellettuale ravennate, Nino Saturno Carnoli, che ha speso la sua vita tra politica, arte, ricerca storica e insegnamento. Una figura poliedrica, una voce critica che non si è mai stancata di gettare semi di riflessione indagando le perplessità di un presente sempre vissuto appieno. Un rito della memoria, un cerchio unico per attori e spettatori, tutti immersi nella stessa luce.

Giovedì 8 febbraio ore 21:00
Eugenio Sideri / Lady Godiva Teatro



E vént de cuntrêri

Vént è un lungo sonno, una notte trascorsa tra sogni e incubi, di quelle in cui giuri di essere sveglio, ma poi ti accorgi che non era vero. Una ballad romagnola dai contorni che sfuggono, un po’ come in certi quadri dove la linea è tracciata quasi in una sbavatura delicata. Visioni che ci accompagnano nella nebbia, con i piedi che affondano tra acqua e terra.

Martedì 5 marzo ore 21:00
Laura Curino


Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce

Audrey Hepburn
 
1932. Decimo anno dell’era fascista. Sulla panchina di un parco di Milano un gruppo di ragazze lancia un’idea: giocare a calcio. Una sfida al loro tempo, al regime, alla mentalità dominante che vedeva nel calcio lo sport emblema della virilità fascista. Un racconto che, mischiando comicità e narrazione, dimostra come certi pregiudizi siano duri a morire.

Venerdì 19 aprile ore 21:00

Gianfelice Facchetti

La tribù del calcio

Figlio di Giacinto Facchetti, storico giocatore dell’Inter e della Nazionale, Gianfelice racconta lo sport più popolare del mondo utilizzando le categorie dell’antropologia e spiega come l’uomo si sia trasformato da cacciatore a calciatore. Mescolando teorie e aneddoti sul calcio, ne esce un ritratto più umano di quello che le cronache rimandano, destinato a durare nel tempo.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI

Intero 12 euro
Ridotto* 10 euro
 

*under 30, abbonati a La Stagione dei Teatri, residenti a Piangipane.
Ingresso unico 5 euro spettacoli de La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole

I biglietti sono in vendita sulla BIGLIETTERIA ON-LINE, presso il Teatro Rasi il giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e al Teatro Socjale da un’ora prima dello spettacolo.

Ravenna Teatro tel 0544 36239 / 333 7605760
promozione@ravennateatro.com

È possibile prenotare una porzione di cappelletti al termine degli eventi al costo di 8 euro al 333 7605760
Il Teatro Socjale si trova in via Piangipane 153 a Piangipane (Ravenna)

 

La rassegna è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Assicoop Unipol Sai, Reclam, Ottima, Bcc ravennate, forlivese e imolese, Cna, Reclam

e in collaborazione con Mar, Accademia Perduta Romagna Teatri, Assitej Italia, Small Size Network, Paft, Istituzione Biblioteca Classense.

Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna e Dintorni,  Ravenna24ore, Setteserequi

“AMOREVOLMENTE PROGREDIRE, AMOREVOLMENTE REGREDENDO”. Mostra dedicata a Demetrio Stratos

Doppio appuntamento – mercoledì 6 dicembre alle 18:00 – per la mostra dedicata a Demetrio Stratos e ai materiali del suo Archivio conservati a Palazzo MALAGOLA a Ravenna

L’inaugurazione della mostra AMOREVOLMENTE PROGREDIRE, AMOREVOLMENTE REGREDENDO. La ricerca vocale di Demetrio Stratos [1970-1979], curata dai due co-direttori di MALAGOLA Centro di ricerca vocale e sonora, Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi, sarà preceduta, dalle 15:00 alle 18:00, da un seminario-tavola rotonda ospitato al MAR. Il 16 dicembre è prevista la proiezione del film La voce Stratos

Demetrio Stratos durante la registrazione in solo dal titolo Metrodora, edita per la collana Cramps/Diverso, Milano, 1976, @Roberto Masotti, Lelli e Masotti Archivio

Mercoledì 6 dicembre, alle 18:00 a Palazzo MALAGOLA, verrà inaugurata la mostra dal titolo AMOREVOLMENTE PROGREDIRE, AMOREVOLMENTE REGREDENDO. La ricerca vocale di Demetrio Stratos [1970-1979], curata dai due co-direttori di MALAGOLA, Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari, che riguarda la presentazione – in forma espositiva – di una selezione di materiali dell’Archivio Demetrio Stratos, acquisito dal Comune di Ravenna grazie ad un co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna.

L’inaugurazione sarà preceduta, alle 15:00, da un seminario-tavola rotonda promossi in collaborazione con MAR, Museo d’Arte della Città di Ravenna (in via di Roma 13) e ospitati in sala Martini, dal titolo Demetrio Stratos: il microcosmo della voce. L’incontro, coordinato da Marco Sciotto, sarà curato dal centro di ricerca MALAGOLA con l’obiettivo di illuminare alcuni aspetti della sperimentazione vocale di Demetrio Stratos. A portare i saluti istituzionali saranno l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio dell’Emilia-Romagna, Mauro Felicori, e l’assessore del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia. L’introduzione sarà curata da Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari e vedrà la partecipazione delle eredi Daniela Ronconi Demetriou e Anastassia Demetriou. Seguiranno gli interventi di Enrico Pitozzi, Franco Masotti, Janete El Haouli, Marco Sciotto, Dario Taraborrelli. Testimonianze di Silvia Lelli, Claudio Chianura, Oderso Rubini, Paolo Spedicato.

L’Archivio Demetrio Stratos è stato acquisito a dicembre 2022 dal Comune di Ravenna, con co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna, direttamente da Daniela Ronconi Demetriou – vedova Stratos – che lo ha fino a quel momento custodito e ha trovato in MALAGOLA un luogo ideale di conservazione, fruizione e valorizzazione. Si tratta di un fondo che rappresenta il primo, fondamentale nucleo in espansione di un patrimonio di rilevanza primaria tanto nell’ambito della ricerca vocale e sonora, quanto in quello degli archivi d’artista. Un fondo costituito dalla documentazione raccolta dapprima da Demetrio Stratos nel corso della sua attività e, successivamente alla sua scomparsa, da Daniela Ronconi Demetriou. Spaziando dalla documentazione audiovisiva di performance, lezioni e concerti agli appunti preparatori legati alla sua produzione artistica, dai materiali che ripercorrono gli stretti legami con altri artisti – John Cage su tutti – alle stampe di fotografi che ne hanno immortalato il lavoro nel corso degli anni, da strumenti musicali a oggetti, cimeli e capi d’abbigliamento, da libri e dischi in vinile a manifesti relativi tanto al suo lavoro da solista quanto a quello con I Ribelli e con gli Area, dalle copie di tesi di laurea, studi e saggi dedicati alla sua ricerca alla rassegna stampa raccolta nel corso dei decenni, le centinaia di materiali differenti che compongono l’archivio restituiscono in modo tangibile la stratificazione, la complessità e la multiformità di una personalità artistica come quella di Stratos, aprendo a tracciati di lettura e di ricerca differenti e anche inediti. Nel corso del primo anno di lavoro sui materiali del fondo, si è proceduto con il loro graduale riordino, inventariazione e digitalizzazione (quest’ultima a cura di Istituzione Biblioteca Classense di Ravenna) e questa mostra rappresenta il primo movimento di un percorso di valorizzazione, che proseguirà con le altre attività di MALAGOLA. Nel corso del 2024 i materiali potranno essere accessibili a tutti coloro che ne faranno richiesta, in modo che un simile patrimonio possa essere realmente un bene accessibile a studiosi, artisti, curiosi, ricercatori e a chiunque voglia entrare in relazione con la figura e con i processi artistici di Demetrio Stratos.

Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi @Fabrizio Zani

“Cortocircuito del tempo – osservano Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari, co-direttori di MALAGOLA – la voce di Demetrio Stratos ‘chiama’ ancora, ora come allora. Pronuncia il nome di ciò a cui si rivolge: convoca una ad una le cose del mondo e le dispone secondo la loro andatura nel cosmo che affiora. La presenza della sua voce – ciò che essa nomina chiamando – è ciò che precede e precorre ogni possibile condizione di linguaggio, ne sonda i limiti, ne abita i margini. In senso proprio, la sua voce non dice, mostra: nominando qualcosa del mondo, lo annuncia. A MALAGOLA il compito di custodire questa voce – nelle innumerevoli forme in cui si manifesta attraverso partiture, appunti di lavoro, immagini e documenti audiovisivi qui raccolti per la prima volta – e, insieme, la responsabilità della sua trasmissione, con la stessa cura che si addice ad una memoria non intaccata dalla voracità del tempo”.

“L’attuale amministrazione regionale – sottolinea l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori – sta mettendo molta attenzione agli archivi, sia acquisendoli quando necessario, sia contribuendo alla catalogazione e digitalizzazione al fine di una disponibilità pubblica. L’acquisizione dalla vedova dell’archivio di Demetrio Stratos è venuta dunque naturale, tanto più che l’opportunità si è presentata proprio mentre contemporaneamente nasceva a Ravenna – dal dialogo ultradecennale tra Montanari e Pitozzi, in un progetto individuato da Albe/Ravenna Teatro insieme al Comune di Ravenna con la collaborazione della Regione, un centro internazionale dedicato alla voce, che è stato il campo principale delle sperimentazioni di Stratos. Un centro che scongiura il rischio che l’archivio si copra di polvere e ne garantisce la fruizione, la vitalità, l’utilità per i giovani. Questa prima mostra ne è la prova”.

“Ravenna si arricchisce di un patrimonio culturale straordinario – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – che da oggi diventa finalmente fruibile grazie al lavoro di ricerca e valorizzazione che MALAGOLA porta avanti ormai da anni sul nostro territorio. L’operazione di acquisizione che abbiamo concluso insieme all’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra istituzioni e realtà artistiche della città generi continue e importanti opportunità di arricchimento della proposta culturale per visitatori e cittadini. In particolare siamo certi che la presenza a Ravenna dell’Archivio memoriale Demetrio Stratos, oltre a contribuire e ad arricchire le attività di formazione e ricerca che MALAGOLA conduce, possa diventare un’esperienza di riferimento anche per tanti studiosi e appassionati.

La mostra dei primi materiali d’Archivio, che si protrarrà fino al 22 dicembre, prevede, nella serata di sabato 16 dicembre, alle ore 20.30, nella sala Martini del MAR, Museo d’Arte della Città di Ravenna, la proiezione del film La voce Stratos (Italia, 2009, 110 minuti), regia di Monica Affatato, Luciano D’Onofrio. Al termine della proiezione Marco Sciotto coordinerà il dialogo con gli autori.

 

ORARI DI VISITA

La mostra è a ingresso gratuito. Orari di visita dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 (venerdì 8 dicembre solo mattina). Per informazioni info@malagola.eu o tel. 348 1382632

DEMETRIO STRATOS – NOTA BIOGRAFICA

Demetrio Stratos (italianizzazione di Efstratios Demetriou) nasce il 22 Aprile 1945 da genitori greci ad Alessandria d’Egitto, dove trascorre i primi tredici anni della sua vita e dove frequenta il Conservatoire National d’A- thènes, studiando fisarmonica e pianoforte. A seguito degli eventi politici che coinvolgono l’Egitto, si trasferisce dapprima a Cipro e poi, nel 1962, in Italia, dove si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e fonda, l’anno successivo, un gruppo musicale studentesco all’interno del quale figura inizialmente solo come tastierista e successivamente anche come cantante. Nel 1966 si unisce al gruppo rock I Ribelli, che lascia nel 1970 per fondarne uno proprio con musicisti inglesi.
Nello stesso anno, anche grazie all’interesse verso la fase di ‘lallazione’ della figlia Anastassia – nata dal matrimonio con Daniela Ronconi, avvenuto l’anno prima –, prende avvio la sua attenzione e la sua ricerca sulle possibilità della vocalità svincolata da ogni relazione con il linguaggio. Nel 1972 nasce il gruppo Area, che l’anno dopo registrerà per la Cramps Records di Gianni Sassi, già partecipe del gruppo Fluxus, il primo album Arbeit macht frei, con una formazione costituita da Stratos, Giulio Capiozzo, Patrizio Fariselli, Ares Tavolazzi e Giampaolo Tofani. Due anni dopo, nel 1974, si avvicina al pensiero e all’opera di John Cage, di cui interpreterà Sixty-Two Mesostics Re Merce Cunningham per voce non accompagnata e microfono. Negli stessi anni, la sua ricerca pratica si arricchisce dei suoi studi di musicologia comparata, di vocalità etnica, di tecniche orientali e di psicanalisi, con una particolare attenzione verso i rapporti tra linguaggio e psiche. Nel 1976 viene pubblicato il suo primo disco da solista, Metrodora, un lavoro per sola voce che presenta la sua ricerca vocale degli ultimi anni. Contestualmente, collabora con Franco Ferrero del Centro di Studio per le Ricerche di Fonetica presso il C.N.R. di Padova, con il quale indaga le caratteristiche fisiologiche della propria sperimentazione. Nel 1978 pubblica il suo quinto e ultimo disco in studio con gli Area, intitolato 1978, gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano!. Nello stesso anno partecipa, a New York, su invito di John Cage, allo spettacolo Events di Merce Cunningham & Dance Company, al concerto di Cage presso il Teatro Margherita di Genova insieme a Grete Sultan e Paul Zukofsky e, a Bologna, all’evento Il treno di Cage. Alla ricerca del silenzio perduto. Ancora nel 1978 esce, sempre per la Cramps, il suo secondo disco solista, Cantare la voce. Nel 1979 registra Le Milleuna, testo di Nanni Balestrini per l’azione mimica di Valeria Magli e, a Parigi, interpreta per France Culture Pour en finir avec le jugement/28 de dieu di Antonin Artaud. Nello stesso anno progetta, con Paolo Tofani e Mauro Pagani, lo spettacolo Rock’n’roll Exhibition, dedicato ai grandi musicisti del rock anni ’50 e tiene un corso di semiologia della musica contemporanea sulla voce al conservatorio ‘Giuseppe Verdi’ di Milano. È costretto, però, a rinunciare al progetto – già definito nei dettagli – di insegnare, su proposta di Cage, presso il Center for Music Experiment dell’Università di San Diego, in California, a causa dell’insorgere della malattia che lo con- durrà alla morte il mattino del 13 giugno 1979, al Memorial Hospital di New York. Il concerto che era stato organizzato per il 14 giugno all’Arena di Milano per raccogliere fondi che contribuissero alla degenza di Stratos diviene un grande omaggio di centinaia di musicisti in memoria dell’artista.

MALAGOLA – ideato e diretto da Ermanna Montanari (fondatrice e direzione artistica delle Albe) e da Enrico Pitozzi (studioso e docente dell’Università di Bologna) – è il Centro internazionale di ricerca vocale e sonora che sviluppa a Palazzo MALAGOLA, in forte relazione con il Teatro Rasi, attività di ampio respiro tra loro connesse: una scuola di vocalità e di studi sul suono, archivi sonori e audiovisivi, il “Collegio Superiore di Estetica della Scena” che promuove partnership editoriali, incontri, seminari, performance, concerti. MALAGOLA ha ricevuto il Premio Ubu 2022 come progetto speciale e il Premio Radicondoli 2023. Palazzo MALAGOLA si trova a Ravenna in via di Roma 118.

Laboratorio di Vincent Longuemare su “manualità visiva” e sguardo attivo

L’architettura della luce. La direzione e l’intensità. In luce!

Sono aperte, fino al 15 dicembre, le iscrizioni al corso che si terrà dal 4 al 9 gennaio 2024

Fino al 15 dicembre si raccolgono le iscrizioni al laboratorio teorico-pratico basato sulla teoria della manualità visiva e dello sguardo attivo curato da Vincent Longuemare. Il corso, dal titolo L’architettura della luce. La direzione e l’intensità. In luce! verrà proposto dal 4 al 9 gennaio 2024 al Teatro Rasi di Ravenna.

Vincent Lounguemare (ph. Valentina Pavone©)

Il laboratorio si rivolge alle diverse competenze che agiscono il palcoscenico – elettricisti con due o tre anni di esperienza desiderosi di ampliare lo sguardo, giovani light designer autodidatti privi di base teoriche, studenti in scenografia ed architettura – ma anche ad architetti, registi, attori e danzatori. La varietà delle competenze e dei percorsi è un elemento fondamentale nell’acquisizione di un linguaggio comune e della nascita di uno spirito di simbiosi tra i vari reparti del settore.

“Il percorso che si apre davanti a noi, una sei giorni chiusi in teatro, al buio, con il tempo che si dilata e subisce improvvise accelerazioni, non sarà senza difficoltà, in quanto dovremo attraversare e addomesticare la nostra percezione in relazione all’illuminotecnica, tentando di raggiungere ed identificare gli strumenti della nostra percezione. Adottati i requisiti minimi, si tratterà di costruire un’immagine teatrale che combaci con quella mentale, o con l’intuizione ricevuta, raccogliendo indizi sul palcoscenico e nel testo” spiega Longuemare.

Il metodo di teoria pratica prevede, per ogni argomento, tre fasi da affrontare:
1) Acquisizione di un linguaggio comune adatto alla capacità di riconoscere le leggi della percezione e la conoscenza della luce;
2) Verifica pratica sul palcoscenico, un confronto tra aspetti teorici e “manualità visiva”;
3) Ulteriore puntualizzazione pratico/teorica delle tematiche incontrate sul palcoscenico.

“L’obiettivo è quello di imparare a vedere, spingere i limiti del proprio sguardo alla ricerca di un linguaggio comune, basato sulle leggi obiettive della percezione. Si tratta di un primo livello che comprende, al suo interno, un’alfabetizzazione in termini di materiali e tecniche di allestimento e disegno”.

 

VINCENT LONGUEMARE

Nato in Normandia, studia presso l’Institut Supérieur des Arts et du Spectacle a Bruxelles. Qui collabora con numerosi registi e coreografi. Nel 1987, affianca a più riprese Robert Altman. Lo stesso anno entra a fare parte dell’Atelier Theatral de Louvain la Neuve dove lavora con Josef Svoboda.
Nel 1992 si unisce alla compagnia di Thierry Salmon per lo spettacolo “I Demoni”. Approda così in Italia, dove stabilisce collaborazioni durature con il Teatro delle Albe, Sosta Palmizi, la Compagnia Dejà Donné, Marco Baliani, Giorgio Barberio Corsetti. Un capitolo a parte rimane il rapporto con il Teatro Kismet (ora Teatri di Bari) e la collaborazione con la regista Teresa Ludovico, in particolare per la trilogia Bella e Bestia, la Regina delle Nevi e la Principessa Sirena, di cui cura spazio e luci, spettacoli coronati dal successo di tournée mondiali. Oltre alle produzioni di teatro contemporaneo dei testi di A.Tarantino e E. Bencivenga, si interessa di formazione e sviluppa una propria metodologia praticata in corsi tra Ravenna, Napoli/Scampia, Praga e l’Arboreto.
Dal 2008 collabora stabilmente a fianco di Cristina Mazzavillani Muti per la creazione delle luci di numerose opere liriche tra cui “Traviata”, “Tenebrae” e “L’amor che move il Sole e l’altre stelle” del M° Guarnieri, e numerose trilogie Verdiane fra cui “Falstau”, diretto da M° Riccardo Muti.
Nel 2015 cura le luci per la Bohème di Puccini e per “la Mimi è una civetta” musical tratto dalla Bohème con la regia di G. Ganakas. In campo operistico ha collaborato con Daniele Abbado, Mietta Corli, Andrea de Rosa, Chiara Muti. Nel 2007 ha vinto il Premio Speciale Ubu per le luci “per aver segnato ormai da anni gli spettacoli delle Albe con uno spirito scenografico che integra il lavoro registico”.

 

MATERIALI RICHIESTI

Cancelleria, carta da disegno formato A3, scalimetro/righe, matite da disegno.
Per chi ne è già in possesso:
Computer con programma di disegno vettoriale (Autocad, VectorWorks o altri)
Computer con consolle luci virtuale (LX Light, Etc Nomad o altro)
Cassa o borsa degli attrezzi da elettricista
Raccomandati i guanti da elettricista e le scarpe da lavoro.
 (possibilmente anche il casco).

Il 4 gennaio la lezione sarà dalle 15:00 alle 19:00, il 5, 6,7,8 dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 19.00. Il 9 dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 18:00

 

MODALITÀ DI ISCRIZIONE

Posti limitati. Per chi fosse interessato è necessario inviare la propria candidatura via mail a promozione@ravennateatro.com con oggetto:
“L’architettura della luce. La direzione e l’intensità. In luce!” allegando il proprio 𝘤𝘶𝘳𝘳𝘪𝘤𝘶𝘭𝘶𝘮 𝘷𝘪𝘵𝘢𝘦 e 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘢 𝘮𝘰𝘵𝘪𝘷𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 entro venerdì 15 dicembre 2023
Quota di partecipazione 220€

 

INFORMAZIONI

Per informazioni 0544 36239
Il Teatro Rasi si trova a Ravenna in via di Roma 39

Storie di Ravenna: sesta edizione

Le nuove vesti di Storie di Ravenna: accanto al format classico, in scena al Rasi dal 13 novembre, si aggiungono il progetto al MAR e la puntata speciale per il Festival delle Culture

 

A partire da lunedì 13 novembre, alle 18:00 al Teatro Rasi, torneranno gli appuntamenti di Storie di Ravenna, una serie di sei spettacoli che nasce dalla volontà di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti utilizzando i tempi e i linguaggi del teatro. Un racconto a più voci, corredato da immagini, suoni e letture, che intende arrivare ad un pubblico vasto ed essere un momento di incontro e condivisione.

Ai sei spettacoli, che si susseguono fino ad aprile, si aggiungono quello dedicato ai mosaici del ’59 al Museo d’Arte della città e quello sul processo migratorio in programma il 24 maggio.

“La rassegna – osserva Alessandro Argnani, co-direttore di Ravenna Teatro – compie cinque anni e rinsalda quel rapporto tra il teatro e la città che riteniamo fondamentale per mantenere viva l’attenzione su quello che è stato e ciò che ci circonda. I rapporti intessuti in questi anni hanno ampliato le collaborazioni contaminando nuovi spazi e situazioni e hanno implementato linguaggi diversi”.

Esempio di queste contaminazioni è Storie del MAR. I mosaici del 1959, progetto organizzato insieme al MAR Museo d’Arte della Città e incentrato sulla mostra dei mosaici del ’59 – in collaborazione con il Conservatorio Statale Giuseppe Verdi di Ravenna – che il 19 novembre, 10 dicembre e 7 gennaio porterà in scena uno spettacolo (in doppia replica alle 15:30 e 16:45) in cui sono protagonisti Camilla Berardi e Giovanni Gardini, con musiche di Michele Benini, regia di Alessandro Argnani.

“Con questa rassegna – sottolinea Roberto Cantagalli, direttore del MAR – non solo si rafforza la collaborazione fra il museo e una realtà culturale attiva e vitale come Ravenna Teatro, ma si consolida l’esperienza del ‘raccontare l’arte attraverso l’arte’. Nel caso delle storie di Ravenna il vettore narrativo è il teatro, in altre circostanze sono state la danza o la musica. È questo il museo che vogliamo, un’entità al servizio della comunità che ripensa costantemente se stessa, luogo aperto e dinamico, spazio di incontro fra persone, culture, idee e linguaggi”.

“Negli anni – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – Storie di Ravenna è stato in grado di crescere e di mettere in relazione chi, a diverso titolo, si occupa di cultura a Ravenna. Questo format non si è limitato a ridare alla città il racconto di una storia passata attraverso una nuova prospettiva, ma ha anche creato una sorta di linguaggio comune utile a mettere in comunicazione i generi più diversi”.

Storie di Ravenna è ideato e curato da Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Federica Ferruzzi, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Roberto Magnani, Laura Orlandini, Alessandro Renda, con la collaborazione di Antropotropia e Les Bompart Produzioni.

CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

 

Le tante tessere di Ravenna

Con Cesare Albertano, Paola Babini, Rosetta Berardi, Roberto Cantagalli, Giovanni Gardini, Marco Santi
Il mosaico rappresenta una cifra distintiva della storia di Ravenna. Un racconto tra passato, presente e futuro su un’arte affascinante che ha reso celebre questa città in tutto il mondo.

Don Minzoni, una storia del ‘900 italiano

con Paolo Cavassini, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Laura Orlandini
Nel centenario della tragica morte per mano fascista, un racconto trasversale su Don Giovanni Minzoni. La complessa figura del sacerdote ravennate viene rievocata attraverso alcuni degli snodi principali del primo Novecento italiano.

Le pinete dell’onorevole Luigi Rava

con Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Alberto Malfitano, Vittoria Mencarini
La secolare pineta di Dante e Byron è giunta integra fino a noi anche grazie alla prima legge di tutela ambientale dello Stato italiano, firmata dall’onorevole ravennate Luigi Rava. Un racconto tra passato, presente e futuro sul “polmone verde” di Ravenna.

I barbari alle porte. La guerra greco gotica

con Enrico Cirelli, Elisa Emaldi, Ada Foschini, Giovanni Gardini
Storie di guerre e di conquiste, di bizantini ed ostrogoti. Una narrazione a più voci su una vicenda che ha visto protagonista anche la città di Ravenna.

Ravenna Serenissima. Gli anni del dominio veneziano

con Pierre Bonaretti, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Myriam Pilutti Namer
Poco meno di 70 anni: tanto è durato il dominio veneziano su Ravenna. Un tempo breve, che però ha lasciato tracce indelebili nel tessuto urbano della città, regalandole alcuni dei suoi monumenti più importanti. Archeologia, storia, ma anche poesia e folklore, all’ombra del Leone di San Marco.

Mamma li franzesi! Ravenna da Napoleone alla Restaurazione

Con Giuseppe Bellosi, Giancarlo Cerasoli, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Laura Orlandini
Dall’arrivo del generale Augereau al comando delle truppe napoleoniche, nel 1796, al ritorno definitivo del potere pontificio nel 1815. Le alterne vicende della dominazione francese, tra modernità, laicizzazione forzata, alberi della libertà, ghigliottine e insorgenze.

Storie di Ravenna per il Festival delle Culture

In occasione del Festival delle Culture,  Ravenna Teatro propone, in collaborazione con l’Unità organizzativa Politiche per l’Immigrazione del Comune di Ravenna – impegnata, da oltre vent’anni, in una politica interculturale di rafforzamento della coesione sociale, con un approccio multi professionale al fenomeno migratorio – una puntata speciale di Storie di Ravenna.

 

PER SCARICARE IL PROGRAMMA CLICCA QUI

BIGLIETTI E ABBONAMENTI

Ingresso unico 5 €
Abbonamento 7 spettacoli (comprensivi dell’appuntamento del 24 maggio) 30 €.

Gli abbonamenti sono in vendita esclusivamente venerdì 10 novembre dalle ore 16:00 alle 19:00 e sabato 11 novembre dalle 10:00 alle 13:00 al Teatro Rasi.

I biglietti si possono acquistare negli stessi giorni e, a seguire, il giovedì dalle ore 16:00 alle 18:00 al Rasi e sulla BIGLIETTERIA ON-LINE. I posti rimasti disponibili saranno in vendita da un’ora prima di ogni spettacolo (è sempre consigliato l’acquisto in prevendita).

Storie del MAR Prenotazione obbligatoria allo 0544 482477. Ingresso 10 euro comprensivo della visita alla mostra BurriRavennaOro.

 

INFORMAZIONI

Ravenna Teatro\Teatro Rasi via di Roma 39, Ravenna tel. 0544 36239, info@ravennateatro.com
Biglietteria del Teatro Rasi, tel. 0544 30227.

Storie di Ravenna è supportato da Comune di Ravenna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Fondazione del Monte, Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, Assicoop Romagna Futura, Coop Alleanza 3.0, Reclam, Nuova OLP

Collegio Superiore di Estetica della Scena «Malagola»

MALAGOLA

Le forme dell’ascolto

a cura di Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari

Ogni possibilità di futuro dimora nella qualità dell’ascolto. Da questo adagio prendono avvio le attività del Collegio Superiore di Estetica Malagola dedicate ai seminari. La parola «futuro» risuona qui in modo essenzialmente diverso da come oggi viene impiegata. Esso non indica un domani ipotetico, disposto nella mera successione del tempo. Implica invece un affondo in cui il tempo retrocede per toccare qualcosa che accade prima di ogni possibile inizio, là dove le cose discretamente dimorano nel loro cominciamento. La voce con cui questo «futuro» ci parla chiede dunque di essere custodita e ascoltata. Questi seminari sono lo spazio in cui dimorano le voci e i suoni del mondo: essi stanno li, pazienti e sempre presenti, in attesa di essere nuovamente compresi in un ascolto che li sappia intendere.

“Storie del MAR” al via dal 22 ottobre

Mauro Reggiani, Zelo Molducci

Nel solco del percorso tracciato dalla rassegna Storie di Ravenna, Ravenna Teatro e MAR – Museo d’Arte della Città, propongono, a partire da domenica 22 ottobreStorie del MAR. I mosaici del 1959, quattro appuntamenti domenicali incentrati sulla mostra dei mosaici del 1959, un’esposizione fortemente voluta da Giuseppe Bovini e resa possibile grazie allo stretto e proficuo dialogo di importanti artisti dell’epoca con i mosaicisti della “Bottega del Mosaico” di Ravenna, diretta da Giuseppe Salietti. Il racconto delle vicende che portarono alla realizzazione della mostra si intreccerà costantemente alla voce recitante di un attore o un’attrice e sarà accompagnato da musica dal vivo del flautista Michele Benini del Conservatorio Giuseppe Verdi di Ravenna. In ciascuna data saranno proposte due repliche.

Il progetto, curato dal regista e attore delle Albe Alessandro Argnani, e dallo storico Giovanni Gardini, prende spunto da Storie di Ravenna, format che nasce dalla volontà, da parte di Ravenna Teatro, di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti, utilizzando però i tempi e i linguaggi del teatro. Protagonisti Camilla Berardi e Giovanni Gardini, musiche Michele Benini, regia Alessandro Argnani.

Gli appuntamenti saranno negli spazi espositivi del MAR, posti limitati con prenotazione obbligatoria allo 0544 482477. Ingresso 10 euro comprensivo di visita alla mostra.

Date: 22 ottobre, 19 novembre, 10 dicembre 2023, 7 gennaio 2024, orari 15:30 e 16:45.

“Allenamenti”, il nuovo laboratorio di Monica Francia

Dal 14 novembre, al Teatro Rasi, Monica Francia, artista di provata esperienza che ha ideato un percorso personale nella danza contemporanea, condurrà un allenamento adatto a tutte/i. Allenamenti – questo il nome del laboratorio – propone l’incontro con alcune pratiche della danza di ricerca, volte ad attivare sensibilità e movimenti extraquotidiani.

In Allenamenti si praticherà a partire da quello che accade tra i corpi, per scivolare insieme in una dimensione percettiva altra. In questa dimensione ogni gesto è importante perché modifica (ed è modificato da) tutto quello che c’è intorno.

Calendario degli incontri

dalle ore 18:00 alle ore 19:30

  • Novembre: martedì 14 e 21
  • Dicembre: lunedì 4
  • Gennaio: martedì 16 e 30
  • Febbraio: lunedì 12 e giovedì 29
  • Marzo: lunedì 11 e 18
  • Aprile: venerdì 12

Iscrizioni e informazioni

Per iscrizioni e informazioni scrivere alla mail info@ravennateatro.com o chiamare lo 0544 36239

Quota di partecipazione al progetto € 100,00.

“La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole”: da ottobre 25 appuntamenti dedicati al pubblico più giovane

A partire dal mese di ottobre tornano le proposte di Drammatico Vegetale / Ravenna Teatro rivolte al pubblico più giovane. Come avvenuto durante la scorsa Stagione, La Stagione dei Piccoli e Ragazzi a Teatro – sostenute dall’assessorato alla Scuola del Comune di Ravenna – sono confluite in Famiglie e Scuole, affiancando il programma de La Stagione dei Teatri. Ampio il pubblico a cui si rivolge: da un lato ci sono i ragazzi e le ragazze delle scuole, dal nido agli istituti secondari di primo grado, accompagnati dai loro insegnanti, mentre dall’altro ci sono famiglie che attingono al potere immaginifico del teatro per donare ai bambini e alle bambine nuovi strumenti di lettura del presente. Come ormai da tradizione, i teatri coinvolti saranno il Rasi e il Teatro Socjale di Piangipane, in via Piangipane 153, a Piangipane, a cui si aggiunge la sede del MAR, Museo d’arte della città, in via di Roma 13.

La rassegna conta venticinque spettacoli rivolti ad età diverse: dal nido alla secondaria di secondo grado i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, vengono coinvolti in percorsi che, in alcuni casi, prevedono anche una partecipazione attiva. Compagnie provenienti da tutt’Italia si alternano in scena portando storie vincitrici di premi prestigiosi, che aiutano i piccoli ad acquisire importanti strumenti di crescita. In molti spettacoli sono inoltre presenti musicisti e musiciste, aspetto che contribuisce a cementare il legame con il mondo del teatro attraverso una lingua universale.

Anche quest’anno la Stagione sarà inaugurata il 15 ottobre al Rasi da una produzione di Ravenna Teatro dal titolo “Thioro. Un cappuccetto rosso senegalese”, uno spettacolo caro a Ravenna Teatro per il rapporto con il Ker Théâtre Mandiaye Ndiaye. Lo spettacolo mette in corto circuito la fiaba europea di Cappuccetto Rosso con la tradizione africana: in scena e in dialogo Adama Gueye, Fallou Diop – attori e musicisti – accompagnati dalle note di Andrea Carella.

 

Proseguono poi le collaborazioni che hanno contribuito al radicamento di questa offerta in città. Con il MAR, museo d’arte della città, e il progetto il MAR dei piccoli, continua un percorso mirato ad aprire il museo ai più piccoli: a febbraio andrà infatti in scena lo spettacolo-esposizione interattiva dedicato a Gianni Rodari, dal titolo “Slurp!”, in cui i piccoli praticheranno attività legate al cioccolato. Sempre in febbraio con Istituzione Biblioteca Classense andrà invece in scena al Teatro Socjale di Piangipane lo spettacolo “La stanza di Agnese. Paolo Borsellino negli occhi di chi lo ha amato”, in collaborazione con Rete BILL Ravenna – Istituzione Biblioteca Classense e Ravenna contro le Mafie.

“Lo spettacolo per i ragazzi e le ragazze – spiegano Pietro Fenati e Elvira Mascanzoni, co-fondatori di Drammatico Vegetale – è il racconto di una vita che nasce e si compie in poco meno di un’ora, spazio compreso fra l’apertura del sipario e l’applauso finale. La nostra Stagione, che raccoglie tanti titoli e quindi tante storie diverse, disegna una grande storia, una nuova vita, piena di emozioni e incanto. Nel cuore del programma abbiamo collocato il debutto della nostra nuova creazione, ‘Poemetto illustrato’, fiaba contemporanea che dialoga fra la parola poetica e l’evocatività delle immagini”.

“Ringrazio di cuore – osserva l’assessora all’infanzia del Comune di Ravenna Livia Molducci – gli organizzatori di questa importante rassegna teatrale che completa l’offerta, già ricca, della Stagione dei Teatri, con un programma di alta qualità appositamente pensato per le scuole e famiglie della nostra comunità. Sono fermamente convinta, per esperienza personale, che il teatro ci regali incredibili benefici psicologici ed emotivi, e ci aiuti a riflettere e comprendere meglio ciò che ci circonda. Mi pare inoltre che l’offerta predisposta quest’anno da Drammatico Vegetale e Ravenna Teatro consenta ai bambini e ragazzi della nostra comunità di cogliere l’occasione del potente incontro con il teatro per amarlo e praticarlo nel loro futuro, almeno questo è il mio augurio”.

Nell’ambito del ricco cartellone rientrano infine i Percorsi educativi al Teatro Rasi, rivolti a insegnanti e genitori in collaborazione con l’Ufficio Qualificazione e Formazione Scolastica del Comune di Ravenna che si svolgeranno tra aprile e maggio e che prevederanno una riflessione sulla Stagione passata. Due gli ospiti di rilievo: l’artista Luigi Berardi terrà due incontri formativi sulla land art, mentre Chiara Guidi, co-fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio, porterà a riflettere sul rapporto tra arte e scuola.

INFORMAZIONI

Per scaricare il programma completo CLICCA QUI

Gli uffici di Ravenna Teatro sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, tel. 0544 36239.

La rassegna è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Assicoop Unipol Sai, Reclam, Bcc ravennate, forlivese e imolese, Ottima e si svolge in collaborazione con Assitej Italia, Small Size Network, Paft, Teatro Socjale, Mar.

Gli spettacoli per le scuole sono organizzati in collaborazione con Accademia Perduta / Romagna Teatri.

Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Setteserequi, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna24ore.

Presentata “La Stagione dei Teatri 2023-2024”

Il 2 novembre si apre ufficialmente La Stagione dei Teatri 2023/2024

 

Un prologo composto da quattro appuntamenti coprirà l’intero mese di ottobre; da quello successivo l’inaugurazione di una stagione ricca, che propone classici rivisitati da registi di fama e spettacoli ispirati a testi che nascono da generi letterari diversi tra loro

L’autunno porta con sè la voglia di tornare in teatro e La Stagione dei Teatri è pronta con nuovi titoli e nuove suggestioni. Organizzato da Ravenna Teatro – centro di produzione teatrale riconosciuto dal Ministero della Cultura quale primo centro in Italia per qualità artistica – insieme al Comune di Ravenna, il cartellone della nuova stagione offre classici rivisitati da registi di fama e spettacoli ispirati a testi che nascono da generi letterari diversi; brani che aprono a profonde riflessioni sull’oggi e che pongono interrogativi mai risolti. Come di consueto, saranno i due teatri della città, Teatro Rasi e Teatro Alighieri, ad accogliere la Stagione che si articolerà tra novembre e aprile.

LE PRESENTAZIONI ITINERANTI

Come lo scorso anno, continuano le presentazioni itineranti: studi professionali, dipartimenti universitari, sedi di associazioni, scuole, case di privati e centri di aggregazione dal cuore della città alla periferia ospiteranno, fino a fine ottobre, il racconto degli spettacoli in cartellone (clicca qui per il calendario aggiornato).

IL PROLOGO A OTTOBRE

Novità di quest’anno sarà un prologo che occuperà l’intero mese di ottobre con quattro appuntamenti al Teatro Rasi che vedranno protagonisti le Albe con Laura Redaelli (2-8 ottobre) e il suo omaggio in forma di studio alla poeta Antonia Pozzi, Per troppa luce; VajontS 23, ideato da Marco Paolini con il contributo di Marco Martinelli, che andrà in scena in oltre centro teatri italiani in simultanea lunedì 9 ottobre (a Ravenna l’appuntamento sarà al Rasi alle 21:00 e sarà diretto dallo stesso Martinelli); Fiorenza Menni, martedì 24 ottobre, con Leggere Franco Quadri e Occam Océan con Silvia Tarozzi e Enrico Malatesta venerdì 27 ottobre in stretta relazione al percorso intrapreso da Malagola.

LA STAGIONE

Fino al 25 ottobre sarà possibile abbonarsi alla Stagione: l’abbonamento prevede sei spettacoli fissi e due a scelta.

I sei spettacoli fissi, programmati al Teatro Alighieri, sono: Uomo e galantuomo, primo testo in tre atti di Eduardo De Filippo, scritto a soli ventidue anni, interpretato da Geppy Gleijeses, allievo del Maestro e da lui autorizzato a portare in scena le sue opere; Kohlhaas, in cui Marco Baliani racconta la storia di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, alimenta una spirale di violenze sempre più incontrollabili in nome di un ideale di giustizia naturale e terrena; Trappola per topi, un classico della letteratura teatrale, scritto dalla regina del giallo per antonomasia, Agata Christie, viene portato in scena attraverso una rilettura di cui è protagonista l’attore Ettore Bassi; Anna Della Rosa e Valter Malosti vestiranno invece i panni dei due straripanti protagonisti della grande tragedia scritta da William Shakespeare tra il 1607 e il 1608, Antonio e Cleopatra. Nata dalla penna, insieme forte e delicata, di Viola Ardone, Oliva Denaro è la protagonista che dà il nome al libro da cui nasce lo spettacolo e che vede sul palco Ambra Angiolini; La Locandiera, di Antonio Latella con Sonia Bergamasco, porrà infine l’accento sulla straordinaria attualità del primo testo italiano in cui è protagonista una donna.

Nella rosa dei titoli che compongono gli spettacoli a scelta, compaiono invece Alessandro. Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande, omaggio del Teatro Koreja allo scrittore e giornalista tarantino impegnato nella difesa dei diritti dei migranti e nelle battaglie in favore degli ultimi della Terra; la trilogia del Teatro delle Albe che rende omaggio ai maestri di Marco Martinelli e Ermanna Montanari: Pasolinacci e Pasolini, quattro movimenti di ascolto; A te come te. Scritti giornalistici di Giovanni Testori e 5 fotogrammi per Bernardo Bertolucci. La buca è invece il titolo del nuovo spettacolo di Nerval Teatro – realtà orientata a indagare il ruolo sociale e relazionale dell’arte – ispirato all’opera di Samuel Beckett, mentre Étoile è frutto dell’incontro tra una drammaturga in grado di abbandonare le parole e agire sui gesti (Rita Frongia), e un attore capace nel mettere in campo la sua storia e il suo sapere tecnico attraverso il corpo (Stefano Vercelli).Terzo Reich di Romeo Castellucci / Societas  è un’installazione audiovisiva basata sulla rappresentazione spettrale di tutti i nomi. I sostantivi del vocabolario italiano vengono proiettati a uno a uno con una velocità commisurata alla capacità retinica di trattenere una parola che appare nel baleno di un ventesimo di secondo. La Faglia è il racconto dell’ostinazione di due uomini deputati a tappare i buchi di un mondo in declino nato dalla penna dell’autrice francese Adèle Gascuel che, con ironia, ripercorre la logica di pensiero dell’Occidente moderno. In 7 contro Tebe la tragedia di Eschilo viene rivisitata da I sacchi di sabbia in chiave comica miscelando alto e basso senza soluzione di continuità. Marco Baliani torna come protagonista di Una notte sbagliata, titolo che pone una profonda riflessione sull’abuso di potere anche in rapporto alla vicenda legata a Stefano Cucchi, mentre in Barabba la regista Teresa Ludovico porta alla ribalta un testo inedito del 2010 di Antonio Tarantino, che spaziano dal sacro al profano. Divertenti e terribili, anarchici e surreali, Flavia Mastrella e Antonio Rezza giocheranno alla vita come in un ideogramma nello spettacolo 7-14-21-28, “in cui volumi triangolari diretti verso l’alto coesistono con linee orizzontali, ma in verticale si muove solo l’uomo”. Il figlio della tempesta. Musiche, parole e immagini dalla Fortezza è la nuova edizione del concerto-spettacolo diretto da Armando Punzo e dedicato alla Compagnia di detenuti-attori, fondata dal regista napoletano nel 1988 all’interno del carcere di Volterra. In Balasso fa Ruzante Natalino Balasso propone una comicità vitale, ma allo stesso tempo amara, pervasa da un dirompente realismo espressivo. Un mondo di villani dove la peste va e viene e dove il tragico e il comico si fondono in maniera inscindibile. Con Sole e Baleno  il racconto si ispira, in modo libero, ad una storia realmente accaduta in Italia negli anni Novanta del ‘900, quella di due giovani uniti da un amore assoluto – e dal loro idealismo – che si scontrano con una società che prima reprime e uccide, poi riflette. L’artista sonora e musicista Agnese Banti sarà protagonista di Speaking Cables, dispositivo coreografico per voce, cavi e altoparlanti con cui porterà in scena la propria voce per scucire e ricucire lo spazio attraverso il suono spazializzato che si svela sulla scena. In Le vacanze Alessandro Berti racconta invece di un mondo appena futuro, in cui due adolescenti, dopo l’esame di maturità, si interrogano sui cambiamenti climatici. Con Diario di Pinocchio 20202065 Roberto Corradino propone infine un’iniziazione collettiva di cui il pubblico diventa inconsapevole protagonista e testimone. Una cerimonia genealogica che prova a raccontare la biografia culturale, il modello identitario, la storia personale della nostra nazione sullo sfondo della Grande Storia.

A completare l’offerta, due eventi speciali: Edipo. Una fiaba di magia, di Chiara Guidi, co-fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio, oggi Socìetas, che da anni elabora una specifica concezione di teatro infantile e che sarà in scena giovedì 11 aprile al Teatro Rasi, e Santa Giovanna dei Macelli, di Teatro Nazionale e ErosAntEros, evento speciale in collaborazione con POLIS Teatro Festival in programma all’Alighieri il 24 aprile.

“Abbiamo la necessità – sottolineano Marcella Nonni e Alessandro Argnani, co-direttori di Ravenna Teatro – di tornare all’ascolto e di metterci in connessione con chi ci ha preceduto e con chi, oggi, ha cose da dire. Questa Stagione si sviluppa tra pilastri della tradizione, come Eschilo e De Filippo, e giovani autrici contemporanee, come Adele Gasquel e Viola Ardone, e si sofferma su temi fortemente attuali, quali i mutamenti climatici e ambientali”.

“Si torna a teatro – osserva l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – grazie al sapiente lavoro e alla contagiosa passione con cui Ravenna Teatro, negli anni, ha saputo radicare i linguaggi teatrali nella vita quotidiana della nostra città. In virtù di questo lungo lavoro di semina – che si è nutrito di incontri, di laboratori della non-scuola, di Chiamate Pubbliche e di confronti serrati – i luoghi di spettacolo sono diventati spazio pubblico nel senso più alto del termine. Spazi di condivisione e di crescita in cui ritrovare compagnie e artisti, ormai diventati familiari, insieme a nuove proposte filtrate dall’esperienza di una direzione artistica sempre alla ricerca di stimoli nuovi. Incontri che si trasformano in strumenti di lettura del presente e che ci proiettano in un futuro sempre più prossimo anche grazie alla scelta di temi quali i grandi mutamenti climatici e ambientali. E rimanendo in tema di ambiente – conclude l’assessore – anche quest’anno prosegue un’opportunità preziosa sotto molteplici aspetti, ovvero la possibilità, per abbonati e abbonate, di poter usufruire di un servizio di trasporto gratuito verso il teatro con successivo rientro. Una modalità che rappresenta un unicum sul nostro territorio, occasione utile per adolescenti e anziani”.

IN VIAGGIO VERSO IL TEATRO

Anche quest’anno Ravenna Teatro torna ad offrire ai residenti delle Circoscrizioni Nord e Sud del comune di Ravenna e a quelli del comune di Alfonsine l’opportunità di recarsi a teatro usufruendo di un servizio di trasporto gratuito. Si tratta di un servizio molto caro al pubblico di ogni età, dai giovani agli anziani, che permette di spostarsi gratuitamente in orario serale e di essere riaccompagnati al termine dello spettacolo (abbonamento più servizio di trasporto 146 euro / under 26 50 euro).
Grande attenzione continua infine ad essere riservata anche a chi ha meno di 26 anni, che potrà usufruire di abbonamenti a prezzi popolari.

CONCORSO PER LE SCUOLE

Dopo il successo dello scorso anno, tornerà il consueto concorso rivolto alle scuole. La proposta è quella di recensire uno o più spettacoli in calendario attraverso linguaggi congeniali ad alunni e alunne (dalla creazione di un testo scritto alla realizzazione di un video). Una giuria qualificata assegnerà il primo premio alla classe vincitrice, che avrà la possibilità di partecipare ad un viaggio alla scoperta di realtà italiane che presentano percorsi simili a quelli di Ravenna Teatro. Questo aspetto si legherà al progetto In viaggio con Ravenna Teatro – progetto alla scoperta di realtà che condividono valori simili a quelli di questo centro di produzione – e che quest’anno porterà a visitare Pompei, nell’ambito del progetto dedicato ad Aristofane dal titolo Sogno di volare prodotto da Ravenna Festival, Parco Archeologico di Pompei e diretto da Marco Martinelli.

IL TEATRO FA CENTRO

Anche quest’anno prosegue l’iniziativa Il teatro fa centro, nata dalla collaborazione con Reclam – editore della rivista Palcoscenico e del settimanale Ravenna&Dintorni – per creare una serie di momenti di scambio e confronto con il teatro, ma fuori dal teatro. In occasione di diversi spettacoli della Stagione, alcuni negozi del centro ospiteranno incontri di approfondimento con i condirettori di Ravenna Teatro, Alessandro Argnani e Marcella Nonni, e alcuni protagonisti della Stagione. Bar, caffè, negozi, ristoranti trovano così un nuovo modo per interpretare la loro vocazione originaria di luoghi di svago, ma anche di promozione della cultura, del pensiero, del progresso di un’intera comunità. Lo scorso anno sono stati protagonisti Marchegiani Arte Orafa di Maria Marchegiani in via Matteotti 11, dove sono intervenuti gli attori Giacomo Poretti e Daniela Cristofori, Forlini Optical di Gianni Forlini, in via Cairoli 17/A, dove è stato presente l’attore Claudio Casadio, Vittoria Grassi Parrucchieri, in via Mazzini 37, con Chiara Lagani, e il Mercato Coperto di Ravenna, in piazza Andrea Costa 6, dove hanno portato la loro testimonianza Luigi Dadina e Davide Reviati.

COLLABORAZIONI

La rassegna è organizzata con il supporto di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Assicoop Unipol Sai, Cna, Reclam, Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese.
Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Setteserequi, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna24ore, Ravenna e Dintorni.

Numerose le collaborazioni che proseguono anche quest’anno su fronti diversi: nell’ambito della formazione si rinsalda il rapporto con Fondazione Flaminia e crescono i progetti costruiti insieme al MAR, museo d’arte della città di Ravenna, all’istituto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi e all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Sempre in ambito cittadino continuano le collaborazioni con associazioni di categoria e di volontariato, come nel caso di Avis, e con realtà private quali ad esempio Fondazione Sabe o il ristorante Il Passatore.
Si ringraziano inoltre Cometa, Nuova OLP e Romagna Acque.

BIGLIETTERIA

Platea e palco I, II e III ordine Teatro Alighieri, I settore Teatro Rasi
intero 165 € | ridotto* 146 € | under26 50 €
Ti presento i miei (under20+genitore) 167 €

Galleria e palco IV ordine Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 113 € | ridotto* 103 € | under26 40 €
Ti presento i miei (under20+genitore) 122 €

Loggione Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 55 € | under26 38 €

BIGLIETTI

I biglietti saranno in vendita da sabato 28 ottobre presso la biglietteria del Teatro Alighieri; telefonicamente con carta di credito o Satispay; su ravennateatro.com; presso le agenzie de La Cassa di Ravenna Spa e Iat Ravenna. Il servizio di prevendita comporta la maggiorazione del 10% sul prezzo del biglietto. I biglietti per gli spettacoli inseriti in Prologo e in Eventi speciali sono in vendita dal 18 settembre. Prezzi e modalità di acquisto su ravennateatro.com

Teatro Alighieri
Platea e palco I, II e III ordine
intero 26 € | ridotto* 22 € | under26 10 €

Galleria e palco IV ordine
intero 18 € | ridotto* 16 € | under26 10 €

Loggione
intero 9,00 € | under26 6 €

Per Oliva Denaro
Platea e palco I, II e III ordine
ingresso unico 40 €

Galleria e palco IV ordine
ingresso unico 35 €

Loggione
ingresso unico 20 €

Teatro Rasi
Settore unico
intero 18 € | ridotto* 16 € | under26 10 €

*Cral aziendali, gruppi organizzati, docenti, oltre i 65 anni, TCI Touring Club Italiano, soci Coop Adriatica, Esp Club Card, soci Credito Cooperativo, Arci, Ali Intesa Sanpaolo, Avis, Amici di RavennAntica, soci Capit, Assicoop, Cna, Coldiretti, Confcooperative, Legacoop, Stadera, Unipol e Euro Company.
Tutte le informazioni sui vantaggi e le promozioni per gli abbonati, Cral aziendali, gruppi organizzati e gruppi scolastici, Ti presento i miei e il servizio di trasporto gratuito per gli spettatori del forese e di Alfonsine sono pubblicate su ravennateatro.com

LUOGHI E ORARI BIGLIETTERIE

Teatro Alighieri via Mariani 2 Ravenna tel. 0544 249244 aperta tutti i feriali dalle 10:00 alle 13:00, giovedì anche dalle 16:00 alle 18:00 e da un’ora prima di ogni evento.
Teatro Rasi via di Roma 39 Ravenna tel. 0544 30227 aperta il giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e da un’ora prima di ogni evento.

INFORMAZIONI E CONTATTI

Ravenna Teatro | Centro di Produzione Teatrale 
via di Roma 39 Ravenna
Uffici aperti al pubblico da lunedì a venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 tel. 0544 36239
info@ravennateatro.com
biglietteria@ravennateatro.com

Presentazioni itineranti de “La Stagione dei Teatri” – il calendario

Per La Stagione dei Teatri 2023-2024 Ravenna Teatro riprende le presentazioni itineranti con la cittadinanza che si snoda tra studi professionali, dipartimenti universitari, sedi di associazioni, scuole, case di privati e centri di aggregazione, dal centro della città alla periferia.
Chi fosse interessato ad ospitare un appuntamento può telefonare al numero 0544 36239.

Calendario (in aggiornamento)

 

●  mercoledì 20 settembre, ore 20:00

casa Museo Vincenzo Monti
via Passetto 1, Alfonsine

●  lunedì 25 settembre, ore 20:00

Centro Sociale La Pioppa
via dei Martiri 18, Savarna

●  martedì 26 settembre, ore 20:30

Associazione Culturale Percorsi
piazza della Repubblica 10, Mezzano

●  mercoledì 27 settembre, ore 20:30

Bar Endas
via Villanova 90, Villanova

●  giovedì 28 settembre, ore 17:30

sede cral Hera 
via Isonzo 22A, Ravenna

●  lunedì 2 ottobre, ore 18:30

Libreria Dante di Longo
via Diaz 39, Ravenna

●  lunedì 2 ottobre, ore 21:30

Mikrokosmos
via Borghi 12, Ravenna

●  martedì 3 ottobre, ore 17:30

Biblioteca Guerrini di Sant’Alberto
via O. Guerrini 60, Sant’Alberto

●  giovedì 5 ottobre, ore 16:00

Circoscrizione di Roncalceci
via Babini 184, Roncalceci

●  mercoledì 11 ottobre, ore 19:30

casa Turchetti Brusoni

●  mercoledì 11 ottobre, ore 20:30

Centro Lo Zodiaco
incontro con il Gruppo Teatrale Galla & Teo

viale Mattei 26, Ravenna

●  giovedì 12 ottobre, ore 18:45

casa per una ballerina di Federica Samorì

●  giovedì 12 ottobre, ore 17:30

sede CNA
viale Randi 90, Ravenna

●  venerdì 13 ottobre, ore 18:00

Danilo Montanari Editore
via A. Zirardini 3, Ravenna

●  venerdì 13 ottobre, ore 20:30

Scuderie di villa Cacciaguerra Ortolani
piazza Unità 13, Voltana

●  lunedì 16 ottobre, ore 19:00

Pallavicini22 Art Gallery
via Pallavicini 22, Ravenna

●  martedì 17 ottobre, ore 18:00

Cantine di Palazzo Rava
via di Roma 117, Ravenna

●  martedì 17 ottobre, ore 19:00

casa Vicari Tronco

●  mercoledì 18 ottobre, ore 18:00

Vittoria Grassi Parrucchieri
via Mazzini 37, Ravenna

●  giovedì 19 ottobre, ore 18:00

Casa delle donne
via Maggiore 120, Ravenna

●  giovedì 19 ottobre, ore 19:00

Casa Berti Masoli

venerdì 20 ottobre, ore 19:30
Associazione Nazionale Marinai D’Italia
piazzale Della Marina 1, Marina di Ravenna

●  lunedì 23 ottobre, ore 18:00

Circoscrizione di Castiglione di Ravenna
via Vittorio Veneto 21, Castiglione di Ravenna

●  mercoledì 25 ottobre, ore 19:00

B&B A casa di Marianna
via Aquileia 32, Ravenna

●  giovedì 26 ottobre, ore 17:30

Museo Civico di San Rocco
via Monti 5, Fusignano

Sono in corso di definizione incontri nelle seguenti sedi:

Sede LegaCoop, sede Confocooperative, sede Avis, studio Manfredi, Fondazione Sabe, sede ditta OLP, Circolo Aurora, abitazione famiglia Barberis – Biscottini, sede Consorzio il Solco, Biblioteca di Piangipane, sede di Altromercato, sede Confesercenti, ottica Forlini, studio Les Bompart Produzioni, negozio Annafietta, sede del Coro Ludus Vocalis, Biblioteca di Marina di Ravenna, Caffè Letterario, Ristorante il Passatore.